Antonio Fabbri-L’informazione di San Marino: Legge editoria / Viaggio a vuoto del Segretario Belluzzi a Strasburgo

Antonio Fabbri-L’informazione di San Marino: Legge editoria / Viaggio a vuoto del Segretario Belluzzi a Strasburgo

Antonio Fabbri- L’informazione di San Marino: Legge editoria
/ Viaggio a vuoto
del Segretario Belluzzi a Strasburgo

Il report del commissario
Muiznieks, anticipa Rtv,
conferma la bocciatura
della legge sull’editoria
e ribadisce che è da
cambiare.
E’ da cambiare soprattutto
nella composizione
dell’Autorità Garante per
l’informazione, di nomina
politica che ha il compito
di giudicare la deontologia
dei giornalisti.

Il
Report del Commissario per i diritti umani, Niels
Muiznieks, dunque conferma
le pesanti critiche
alla legge.
Così, quello che il segretario
Iro Belluzzi si era
affrettato a fare a Strasburgo,
si è rivelato un
viaggio a vuoto. Belluzzi
era voluto andare a tutti
i costi dal Commissario
sostenendo, anche a mezzo
comunicato stampa,
che il Commissario per i diritti umani la sua legge
non l’aveva capita.

Così a
testa bassa, e senza ascoltare
neppure i colleghi di
governo che gli sconsigliavano
la trasferta, era
andato dal commissario
Muiznieks a spiegargliela,
la sua legge. A quanto
pare gliel’ha spiegata
così bene che nel report
-stando all’anticipazione
di Rtv- il Commissario
è, se possibile, ancor più determinato rispetto al
comunicato stampa che
aveva emesso all’indomani
della visita a San
Marino.

Dice anche
infatti che l’applicazione
del futuro codice etico
desta “serie preoccupazioni”
e comporta “un
rischio di indebite interferenze
con il contenuto
dei media”. Questo è
un rilievo pesante. Se si
pensa infatti che il segretario Belluzzi ha sempre
evidenziato per sostenere
la bontà della norma che
il Codice etico viene
preparato dagli operatori
dell’informazione, il report
sembra chiarire che
questo non conta molto
se poi, ad applicarlo, è un
organismo di emanazione
politica, il che desta
“serie preoccupazioni di
interferenza”.

Il commissario mette
in luce anche gli altri
settori su cui intervenire:
dalla commissione pari
opportunità alle normative
penali in materia di
aborto; dalla tutela giuridica
per le coppie dello
stesso sesso a maggiori
sforzi e organizzazione
nell’ambito dell’istruzione
inclusiva.
Il rapporto non è stato
ancora pubblicato ed
entro il 12 ottobre il governo
potrà formulare le
proprie osservazioni.

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