La Cdls sui furbetti della monofase

La Cdls sui furbetti della monofase

SAN MARINO 10 APRILE 2013 – Da 156 a oltre 188 milioni di crediti da
mancato pagamento della monofase. Il maltolto dei furbetti lievita di
mese in mese, ma nel frattempo si cercano nuove entrate per risanare il
buco di bilancio con misure scoordinate, in alcuni casi improvvisate, ed
in altre addirittura sbagliate.
Insieme alla volontà di non
procedere con condoni tombali, è finalmente arrivata anche la
disponibilità del Governo a rendere pubblici i nomi dei debitori dello
Stato. Vogliamo sperare che questo impegno sia onorato fino in fondo e
che non naufraghi contro gli scogli di cavilli tecnici come è successo
recentemente con l’operazione trasparenza sulla proprietà delle banche.

Sono
tre le domande che il Segretario della CDLS, Marco Tura, ha rivolto al
Congresso di Stato in una lettera spedita oggi. Domande che circolano
nel Paese, che quotidianamente i lavoratori porgono alla Confederazione
Democratica e che esigono risposte in tempi rapidi.

 

1. Il Governo
assicura che non ci saranno condoni “salva furbetti”, ma come ha
intenzione di affrontare concretamente il recupero dei crediti da
monofase degli operatori economici, con che strategie e con quali tempi?
2.
Senza nessuna morbosa curiosità, ma per una doverosa trasparenza a
tutela dell’intera collettività, il Governo ha intenzione di rendere
pubblici i nomi degli amministratori e soci delle attività coinvolte
nell’evasione di massa e tutt’ora alla guida direttamente o
indirettamente di nuove attività economiche?
3. Quali precise misure
di tipo normativo, legislativo e organizzativo il Governo ha intenzione
di mettere in campo per evitare che in futuro si creino nuovamente le
condizioni che hanno originato un’enorme massa di crediti oggi pari a
quasi la metà del bilancio dello Stato?

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