Ammonterebbe a 3 milioni di euro la somma depositata in banche della Repubblica di San Marino da una organizzazione malavitosa scoperta dalla Guardia di Finanza di Pesaro a danno, a quanto pare, della Banca delle Marche. La metà di questa somma sarebbe poi ripartita alla volta della Lettonia.
L’indagine è coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Urbino, Enrico Zampetti.
Sono stati coinvolti nell’indagine con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e al riciclaggio:
– S. T., 55 anni, nato in provincia di Roma e residente a Pesaro: direttore dell’agenzia di Banca delle Marche di Fermignano (PU)
– M. C., 40 anni, nato e residente Rimini: amministratore di una società di consulenza di San Marino
– C. C., 64 anni, egiziano: collaboratore di C.
– D. G., 52 anni, nata a Roma e residente in San Marino: collaboratrice di C.
– M. A., 43 anni, nato e residente nella provincia di Forlì: imprenditore
– M. G., 44 anni, nato a Lecce e residente a Riccione: imprenditore.
Il Colonnello della Guardia di Finanza, Ippazio Bleve, ha dichiarato a David Oddone di L’Informazione di San Marino: “San Marino con questa truffa c’entra poco. In Italia si facevano le fatture fasulle, poi i soldi venivano depositati a San Marino per poi essere riciclati in altri Stati“
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