Proseguono le illazioni sulla deposizione, presso la Procura di Forlì (6 ottobre scorso), del dr. Stefano Caringi, responsabile della Vigilanza della Banca Centrale della Repubblica di San Marino.
Ne tratta Roberto Galullo di IlSole24Ore.
Pare che il dr. Caringi ne abbia per tutti. A partire da Banca d’Italia che non avrebbe esercitato i dovuti controlli su Delta partecipata Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, rilevandone la ‘dominanza’, cioè il controllo, contro legge.
‘La Banca Centrale sammarinese era a conoscenza del controllo di fatto abusivamente esercitato dalla Cassa di Risparmio di San Marino sul Gruppo Delta, anche se ufficialmente lo negava o comunque non lo riconosceva.‘
Quanto al fatto che non l’abbia denunciata lui, il dr. Caringi, tale dominanza, in ragione del suo ufficio, egli si giustifica così: ‘non potevamo dire che c’era il controllo, perché se avessimo rilevato il controllo, soprattutto con riferimento al fatto che Banca d’Italia aveva escluso che ci potesse essere un controllo, ci avrebbe messo in un imbarazzo istituzionale terrificante, fra l’altro.‘
Pare che in tutta l’inchiesta Varano, il dr. Caringi abbia assunto il ruolo di ‘colonna dell’inchiesta‘ stessa.
Il dr. Caringi, a un certo punto della deposizione, si mette a insegnare come condurre le indagini allo stesso giudice Fabio Di Vizio che lo interroga. Non esita infatti a interromperlo per dire: ‘lo dico io, se mi permette. Vada in assemblea, dichiari che c’è un controllo… Io, se fossi un magistrato, lo prenderei e lo manderei a Banca d’Italia.‘
Quando il dr. Stefano Caringi comincerà a parlare anche di Banca del Titano di cui pure aveva la responsabilità della vigilanza?
Leggi l’articolo di Roberto Galullo, IlSole24Ore.
Leggi la rettifica di Banca Centrale per quanto scritto sopra.