Finanziamento pubblico ai partiti: come funziona a San Marino?

Finanziamento pubblico ai partiti: come funziona a San Marino?

Luca Salvatori, SmTv San Marino, prendendo spunto dalle vicende che stanno animando la cronaca italiana, spiega come funziona il finanziamento pubblico ai partiti nella Repubblica di San Marino.

A
San Marino la materia è regolata da una legge del 2005.
La
revisione dei bilanci dei partiti sammarinesi viene effettuata da un
collegio di tre revisori che annualmente vistano i conti e ne
certificano la regolarità.
Il finanziamento pubblico viene stabilito e
suddiviso applicando una formula aritmetica. Il quantum totale è pari
al 2,5 per mille del bilancio preventivo. Il 75% di questa somma viene
suddiviso tra le forze politiche in proporzione al numero dei consilieri
e il 25% è invece assegnato in quota fissa ad ogni forza politica che
abbia più di tre consilieri. Per i partiti con meno di tre consilieri la
quota fissa è in ogni caso di 12mila euro all’anno.
Nel 2011 la
legge sul finanziamento dei partiti e dei movimenti politici ha
distribuito, tra le varie forze politiche, 1.407.772 euro così
suddivisi:
– 385.919 euro a Pdcs e Arengo e Libertà;
– 232.628 euro al Psd;
– 179.837 euro ad Alleanza Popolare;
– 144.642 euro a Sinistra Unita;
– 137.697 euro al Psrs;
– 127.045 euro alla Lista delle Libertà, formata da Nuovo Partito Socialista e Noi Sammarinesi;
– 39.422 euro all’Unione dei moderati.
La
fusione avvenuta nel 2011 di Ddc ed Europopolari ha determinato
un’assegnazione del finanziamento frazionata in tre voci diverse:
– 109.166 euro all’Unione per la Repubblica;
– 22.962 euro ai Democratici di Centro;
– 8.798 euro agli Europopolari.
[…]
Nel
bilancio previsionale 2012 la somma complessiva destinata al
finanziamento pubblico dei partiti è stata tagliata del 10% scendendo a
1.270.148 euro.

 


Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy