Elisa Marchioni e Sergio Pizzolante, parlamentari riminesi, sono intervenuti a favore dei frontalieri della Repubblica di San Marino, proponendo il ripristino della franchigia e denunciando ancora una volta l’attivazione, a San Marino, della cosiddetta ‘ tassa etnica‘.
Negli anni scorsi, anziché andare verso un miglioramento, la crisi ha innescato
un meccanismo di peggioramento: non è arrivata la legge ordinaria e, per effetto
della difficile congiuntura economica la franchigia di 8 mila euro, varata nel
2003, «non è stato aumentata nel corso degli anni, né le iniziative parlamentari
per adeguarlo all’aumento del costo della vita hanno avuto seguito». I
parlamentari riminesi e i colleghi delle altre regioni hanno portato
all’attenzione della Camera e del Governo anche l’evoluzione della fiscalità di
San Marino: la mancata detrazione del 9 per cento, applicata solo sulle buste
paga dei lavoratori frontalieri italiani che il Governo sammarinese ha varato
nel dicembre in Finanziaria. Prelievo che, ha condiviso l’aula di Montecitorio
approvando il testo, «oltre a ledere il diritto all’uguaglianza del trattamento
dei lavoratori negli stessi luoghi di lavoro, determina un sensibile
peggioramento delle condizioni economiche dei lavoratori frontalieri occupati a
San Marino».
Vedi comunicato stampa