Giochi della sorte a San Marino. Ancora un’orgia di ipocrisia

Giochi della sorte a San Marino. Ancora un’orgia di ipocrisia

Giovanni Giardi sui giochi a San Marino.
Il nostro povero Paese ha molti problemi, ma il problema più grosso, come del resto per l’Italia, resta la mancanza di trasparenza, progettualità e lungimiranza della sua classe politica.

Sul problema della casa da gioco, del gioco d’azzardo e dei giochi della sorte (sembra la disputa sulle droghe leggere. pesanti, alcolismo), ci troviamo di fronte, come scrivevo già alcuni anni fa, ad un’orgia di ipocrisia.

Nel 2007 molti cittadini si erano resi conto che avanzava strisciante e senza deliberazioni specifiche il gioco d’azzardo legalizzato in territorio per far soldi per lo Stato e soprattutto per i soliti furbi. La preoccupazione di questi cittadini era soprattutto dettata dalla ripugnanza di una scelta che “porterà il Paese a dipendere da soldi sporchi di sofferenza e corruzione, in mano a poteri incontrollabili: non saremo più padroni del nostro futuro! Questa deriva porterà le nuove generazioni ad una perdita ulteriore dei valori del lavoro, dell’impegno, del rigore, della crescita personale e comunitaria, in favore di un miraggio effimero e falso di guadagno “facile e senza fatica”. Così un brano del documento collettivo “Diciamo assieme no allo Stato biscazziere” che in pochi giorni, solo sul web, aveva raccolto diverse centinaia di firme.

Si denunciava l’introduzione strisciante del gioco d’azzardo. Si è partiti, vi ricordate, dal bingo, la lotteria di famiglia e con i provvedimenti di questi giorni in Consiglio mi sa che si è chiuso il cerchio!

I miei numerosi articoli, il documento di 7 organizzazioni cattoliche, alcune interessanti ricerche storiche di Marino Cecchetti, molte prese di posizione personali, che in passato avevano l’appoggio personale e di gruppo di forze politiche e movimenti, oggi restano posizioni frustrate e isolate.

Quello che urta di più è la pretesa di darcela da bere: “sono solo provvedimenti tecnici … non faremo mai la casa da gioco … (anche perchè non interessa più molto – è preferita la situazione attuale”. Pretendono proprio di prenderci per cretini?

Dal sito Giovanni Giardi

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