Intervista di David Oddone di L’Informazione di San Marino a Pier Marino Mularoni, coordinatore di Unione per la Repubblica.
“Inizia la terza primavera di questo Governo e mi verrebbe da dire, nulla di nuovo sotto il sole. E’ finito un altro
freddo inverno e i giorni che verranno temo saranno molto difficili”.
Un po’
di sarcasmo da parte di Pier
Marino Mularoni, coordinatore dell’Unione per la Repubblica,
per descrivere l’attuale momento politico. Cosa accadrà nelle prossime settimane?
“Non si intravede nulla di buono purtroppo. Il rapporto bilaterale Italia
San Marino è in piena empasse. Il
governo è a corto di idee e dopo la fase dell’orgoglio, dimostrata
con la infelice conferenza stampa a Roma di un anno fa, lo sconforto sta
prendendo il sopravvento. I toni trionfalistici sono finiti. E’ ormai evidente l’assoluta
inconsistenza della politica estera e la mancanza di un progetto economico per
rilanciare il Paese. I rapporti del Fondo Monetario certificano la grave
situazione in cui versa la nostra economia”.
Ultima domanda. Il giudizio sull’ingresso
dato ormai per imminente del Psd in maggioranza. “Questo è il mistero buffo
della politica sammarinese delle ultime settimane. Il maggior partito di
opposizione che avvia un percorso organico per entrare nella maggioranza,
rinnegando due anni e mezzo di opposizione. Rispetto le decisioni dei dirigenti
del Psd, ma non le capisco, né le condivido. Il Patto per San Marino è un’esperienza
politica al capolinea e i vari tentativi per allungargli la vita mi sembrano
poco coerenti e irrispettosi dei cittadini e della legge elettorale. Il ‘bene
del Paese’ sembra il pretesto per nascondere un’operazione di potere gestita
dai soliti manovratori. San Marino, oggi più che mai, ha bisogno di una nuova
politica in grado di fare progetti e risolvere i problemi nell’interesse dei
cittadini e non di operazioni di vertice volte solo a garantire qualche
poltrona”.