Perché la Pa italiana compra a San Marino

Perché la Pa italiana compra a San Marino

 

Sergio
Rizzo torna ad occuparsi di San Marino e  si chiede perché la pubblica amministrazione  italiana si rifornisce
per la cancelleria nella Repubblica di San Marino, anche per  materiali di
uso comune.

 Dal 2007 al 2010 la società sammarinese
Karnak ce ne ha venduti per più di 13 milioni di euro. Soltanto le Ferrovie dello
Stato hanno acquistato nel 2008 da quella ditta del Monte Titano ‘materiali di
cancelleria, materiali di consumo per l’informatica e per le macchine per
ufficio’, oltre a ‘risme di carta’ per un totale di quasi 10 milioni: 9 milioni
988.500 euro, precisamente.

E se la
Karnak non si può lamentare, la San Marino Tour-service
ha fatto letteralmente bingo. Sempre secondo l’Osservatorio dell’Autorithy ora
presieduta da Giuseppe Brienza, quella società ha venduto a enti pubblici
italiani viaggi per soggiorni estivi in Italia e per vacanze di studio
all’estero per una cifra astronomica: 152 milioni 700 mila euro.

C’è poi la
Sapidata, che, oltre a noleggiare autovelox, ha avuto anche due contratti per
la gestione ‘amministrativa’ delle contravvenzioni: 3 milioni e 900 mila euro
circa. Dalla sammarinese Advanced medical supplies l’Ospedale Umberto I di
Torino ha comprato ‘materiale vario monouso di consumo’ per il laboratorio di
emodinamica: 225 mila euro.

Invece il Comune di Ispica, 15.536 anime nella
provincia di Ragusa, ha appaltato per 450 mila euro alla Technology for people
il delicato incarico di realizzare ‘un’anagrafe immobiliare, catastale,
tributale e territoriale per l’incremento delle entrate Ici e Tarsu’.

Leggi l’articolo di Sergio Rizzo, Corriere della Sera

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