Rimini. Dassilva spezza il digiuno, ma rimane in ospedale

Rimini. Dassilva spezza il digiuno, ma rimane in ospedale

RASSEGNA STAMPA

Stanco, debilitato, a pezzi sia fisicamente che psicologicamente. Eppure, negli ultimi giorni, sembra che le condizioni di Louis Dassilva stiano andando incontro ad un leggero miglioramento. A chi ha avuto modo di incontrarlo – nel reparto di psichiatria dell’ospedale ’Infermi’ di Rimini, dove è ricoverato da giovedì scorso – il 35enne senegalese, accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli, è apparso in ripresa, ancora lontano da una piena guarigione, ma comunque lucido. Nelle ultime ore, Louis ha ripreso a mangiare e bere, benché in maniera ancora contenuta, sospendendo di fatto lo sciopero della fame e della sete che lui stesso aveva intrapreso tra il 25 e il 26 aprile scorsi per ribadire la propria innocenza. Un gesto di protesta estremo, che che ha logorato il fisico di Dassilva portandolo quindi al ricovero all’ospedale di Rimini, «per motivi precauzionali ». I medici dell’Infermi al momento non hanno sciolto la prognosi e non è facile dire se e quando il 35enne sarà riaccompagnato in carcere, dove si trovava dal luglio dell’anno scorso, a seguito dell’iscrizione nel registro degli indagati da parte della procura di Rimini (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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