Patrizia Cupo – Corriere Romagna: Ecco gli aiuti dello Stato
al Cis sgravi fiscali
per la fusione con la Ecb
SAN MARINO. Arriva il decreto “salva-Eurocommercial bank”: sgravi fiscali al Cis per rilevare la banca in difficoltà. E se gli aiuti non basteranno, lo Stato ci metterà anche una fideiussione. In settimana, Banca centrale darà il via libera al processo di “integrazione”, anche se più che una fusione sembra un’acquisizione, dove a mettere i soldi è il Cis. E a chi lamenta l’intervento dello Stato per salvare l’ennesima banca, il segretario alle Finanze risponde senza troppi giri di parole: «Si fa di tutto perché i danni non siano maggiori: il decreto serve a evitare il commissariamento di Ecb e noi abbiamo il dovere di pensare anche ai correntisti e ai dipendenti». Ma sarà solo la stretta di mano tra Ecb e Cis in via del Voltone a sancire la verità sul futuro dei lavoratori dell’Eurocommercial bank e delle due filiali di Dogana e Domagnano, oltre che il reale investimento. Da una parte, dunque, un istituto di credito nato come banca d’affari, l’ex banca Partner; dall’altra, la classica banca commerciale, dove privilegiato è il rapporto di intermediazione coi correntisti. La prima, già con l’operazione di rilevazione del Cis, l’ex banca della Cassa di Risparmio di Rimini, aveva tentato di buttarsi di più nell’ambito degli istituti commerciali: un’evoluzione che si perfezionerà proprio con l’operazione-Ecb. Già, ma non è facile accorpare l’Euro commercial bank che, come conferma, il segretario Claudio Felici, «è una banca oggi in sofferenza». Da qui, l’idea del congresso di Stato – già pesantemente criticata da Sinistra unita – di intervenire con aiuti e sgravi fiscali al Cis. (…)
