San Marino. Bacciocchi, Zavoli e Zonzini, ‘cattura’ di nuovo. Operazione Titano, L’Informazione di San Marino

San Marino. Bacciocchi, Zavoli e Zonzini, ‘cattura’ di nuovo. Operazione Titano,  L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino:  42 indagati, 24 in manette.  Altri risvolti inquietanti:
in pieno
commissariamento di
Fincapital intimidazioni da
Agostinelli verso Vicari / Il gip ordina di nuovo cattura per Bacciocchi, Zavoli e Zonzini / Per 31 degli indagati
Isabella Iaselli ha disposto
la custodia cautelare, tra
questi i sammarinesi verso
i quali il provvedimento
non è stato però eseguito.

Nell’ordinanza ancora una volta Fincapital ritenuta dagli inquirenti la “lavatrice” della malavita dove per l’accusa sono confluiti oltre 5milioni di euro

(…) 
Le contestazioni
verso i sammarinesi


L’accusa per i sammarinesi è di
riciclaggio perché “con più azioni
esecutive del medesimo disegno
criminoso, commesse anche in
tempi diversi, in concorso tra di
loro, non avendo concorso nel delitto
presupposto di cui all’art.416
bis, reimpiegavano ingenti capitali
(pari ad almeno cinque milioni
di euro, provento del delitto
di associazione per delinquere
di stampo camorristico) in quote
della Fincapital s.p.a.”, si legge
nell’ordinanza del Gip Iaselli
. (…)

Il quadro dell’indagine
e le differenze
con le altre tre inchieste

Il contesto parrebbe sempre il
medesimo delle altre inchieste.
Invece a leggere l’ordinanza si
comprende come il soggetto dove
veniva riciclato il denaro fosse il
medesimo, ma chi lo utilizzava per
il riciclaggio erano altri soggetti.
Per semplificare. Vulcano 1 e 2
riguardano le attività estorsive e
di recupero crediti con l’utilizzo
del metodo mafioso poste in essere
a cavallo tra la Romagna e
San Marino da Vallefuoco e dai
suoi. Staffa vedeva come committente
principale del riciclaggio
attraverso Fincapital – anche
se in dei passaggi si parla anche
di denari di criminalità siciliana
e calabrese – il clan Stolder che,
sempre attraverso Vallefuoco e i
suoi portava il denaro in “lavatrice”,
così l’hanno definita gli
inquirenti. In questa terza operazione
denominata “Titano”,
esplosa ieri, il committente è il
vertice del casalesi, Francesco
Schiavone detto “Sandokan” o,
meglio, il figlio Carmine al quale
nel frattempo ha passato il testimone
alla guida del clan di Casal
di Principe. Obiettivo sempre lo
stesso: riciclare denaro attraverso
la finanziaria del Titano
.

Leggi l‘articolo di Antonio Fabbri pubblicato alle 23

Anche per  Forno Vallefuoco. Tutto tace

 

 

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