San Marino, Carisp. Con Di Vizio vorrebbe patteggiare, Tito Masi, Fondazione San Marino

San Marino, Carisp.  Con Di Vizio vorrebbe patteggiare, Tito Masi, Fondazione San Marino

Corriere Romagna San Marino: Carisp, ora da sciogliere c’è il nodo Forlì /  Nominato il cda, si chiederà un nuovo colloquio al pm forlivese Di Vizio

SAN MARINO. Primo obiettivo: risolvere il nodo Forlì. Subito dopo l’insediamento, il nuovo consiglio di amministrazione della Cassa di Risparmio di San Marino  (nominato ieri mattina dall’assemblea dei soci, con Pietro Giacomini alla presidenza) si riunirà con il cda della Fondazione e deciderà l’atteggiamento da tenere con la Procura di Forlì che ha indagato la Cassa per riciclaggio nell’ambito dell’inchiesta Varano  sui rapporti con la holding Delta. Già in agenda la richiesta di un nuovo colloquio – quello risolutivo – con il pm Fabio Di Vizio, che ha coordinato la maxi indagine.

Il dubbio è tra il patteggiamento (all’epoca, caldeggiato dal presidente della Fondazione Tito Masi) e la dichiarazione di non colpevolezza (andando al rinvio a giudizio e rischiando la condanna).

Intanto, dopo la riunione del Cda della Fondazione, che lunedì sera ha designato i consiglieri della Cassa (nominati ieri), c’è soddisfazione per il presidente Masi. «La scelta è avvenuta all’unanimità sulla base dei criteri di professionalità, indipendenza, autorevolezza dei candidati senza nulla togliere alle competenze di chi non è stato scelto (fra gli “esclusi” eccellenti, il commercialista Lorenzo Simoncini). Le nomine sono state fatte senza lottizzazione politica». Non è d’accordo Sinistra unita che, schierandosi contro «l’esborso da 60 milioni» (l’intervento statale nella ricapitalizzazione), denuncia: «Le nomine sono puramente partitiche».         

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