“A distanza di circa 8 anni ci si aspettava una maggiore considerazione rispetto a questo tema, o quanto meno, un tentativo di creare un accordo tra ISS e INPS per poter ristabilire i controlli fiscali fuori territorio”.
Così il comitato promotore e i cittadini firmatari dell’Istanza d’arengo n.17 “Estensione, ai fini degli accertamenti fiscali in caso di malattia dei dipendenti, della domiciliarità oltre i confini della Repubblica di San Marino”, commentano la bocciatura avvenuta nel Consiglio Grande e Generale di febbraio.
Una scelta per la quale il comitato promotore esprime rammarico e disappunto. “L’articolo n°42 del 22/12/1955 in vigore fino al 16/10/2017 – scrivo i firmatari – dichiarava la possibilità ai cittadini sammarinesi di poter indicare il domicilio italiano dove sarebbero stati effettuati i controlli fiscali in caso di malattia. II 16/10/2017 il Direttore di U.O.C Direzione Cure Primarie e Salute Territoriale, comunicava al Comitato Esecutivo la sospensione temporanea della possibilità ai soggetti domiciliati fuori confine, di indicare quell’indirizzo per i controlli fiscali”.
Il Comitato promotore auspica “che l’attuale Governo voglia iniziare un percorso legislativo volto all’accoglimento delle proposte” dato che “la questione è sentita e di interesse pubblico” come testimoniano le numerose firme raccolte “in pochissimo tempo”.