San Marino dopo lo scudo. Valerio De Molli, Studio Ambrosetti

San Marino dopo lo scudo.   Valerio De Molli, Studio Ambrosetti

David Oddone di L’Informazione di San Marino ha sentito Valerio De Molli (The European-House Ambrosetti) in merito all’entità del nuovo eventuale deflusso di capitali da San Marino per effetto del prolungamento dello scudo fiscale.
Ha detto in proposito il dr. De Molli: ‘non credo che ci saranno grossi spostamenti, chi doveva
scudare, chi aveva intenzione di farlo, lo ha già fatto.
‘ Insomma non si dovrebbe andare oltre ai 500 milioni di euro in aggiunta ai 4 miliardi già scudati al 15 dicembre.
Quel che veramente preoccupa, a questo punto, è, secondo De Molli, la situazione generale che lo scudo e le tensioni con l’Italia lasciano.

Scrive Oddone: ‘Il vero problema
tuttavia non è lo scudo ma la gestione
ordinaria. Le banche di San
Marino sono state letteralmente
svuotate e hanno ormai perso il
loro appeal verso l’esterno. Riempirle
nuovamente è impensabile
e dunque è necessario trovare un
nuovo modo per far stare a galla
il sistema e costruire il futuro in
modo da non urtare la ‘suscettibilità’
della guardia di finanza italiana.
Proprio questo è forse il limite più
grande del governo: non avere ancora
pensato ad una alternativa per
risollevare l’economia del Paese. E
l’impressione è che dopo le
banche
toccherà alle finanziarie: in tante
sono destinate a saltare. Un certo
modo di fare finanza insomma è
andato ormai definitivamente in
cantina.

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