San Marino e la criminalità organizzata. Aniello (Gdf)

San Marino e la criminalità organizzata. Aniello (Gdf)

Di fronte all’ultimo attacco alla Repubblica di San Marino annunciato dalla Guardia di Finanza italiana (comandante generale Cosimo D’Arrigo) addirittura in prima pagina, titolo centrale, di IlSole24Ore, Antonella Mularoni, Segretario di Stato per gli Affari Esteri, non ha trovato di meglio che offendere il Paese di cui San Marino è enclave con quel richiamo alle varie articolazioni della malavita organizzata italiana.

Su L’Espresso (articolo di Emiliano Fittipaldi), la indiretta risposta di Flavio Aniello, comandante del Nucleo speciale entrate della Gdf: La criminalità organizzata? Visto che è molto allettata da frodi ed evasione, è ovvio che sia interessata a insediarsi a San Marino. Soprattutto da quando hanno capito che si possono riciclare grandi quantità di denaro sporco”.
Le società che aprono ogni anno sono migliaia, anche se sono spesso scatole vuote che non operano in sede. L’unica traccia reale della loro esistenza è una mail-box, una cassetta della posta controllata da un fiduciario che in genere ne gestisce altre centinaia. “I controlli? Sono pochi”, dice Aniello.
Un eufemismo: la Gdf si è divertita a incrociare varie tabelle di import-export, e ha scoperto che l’Italia fa più affari con il
micro Stato indipendente che con la Germania.

Leggi l’articolo di Emiliano Fittipaldi, L’Espresso

Vedi un esempio di sospetta infiltrazione malavitosa a San Marino.

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