San Marino ignora l’Unità d’Italia

San Marino ignora l’Unità d’Italia

Nella Repubblica di San Marino ancora nessuna decisione circa le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, con punta il 17 marzo prossimo.

Vuol dire che a monte è stata fatta una scelta ben precisa dopo aver valutato nelle dovute sedi, e con molta attenzione, il da farsi, magari dopo aver costituito un apposito comitato di esperti?

Eppure San Marino avrebbe potuto calare carte importanti nelle celebrazioni dell’evento, comunque di grande risonanza, risfoderando, ad esempio, giudizi antichi, come quello di Pietro Ellero, o moderni come quello di Piero Calamandrei, o anche soffermarsi con ottica sammarinese su alcuni personaggi.

Qualora si fosse deciso di tralasciare il ‘solito’ Garibaldi, si sarebbe potuto ripiegare su Borghesi (Savignano), oppure Tonini (Rimini), oppure Cibrario (Piemonte).

Nulla di nulla.

Quanto agli ‘intellettuali’ che pure questo Paese ha sempre avuto – basta ricordare ad esempio l’inizio del Novecento – non c’è più traccia, nemmeno nel ruolo di mosche cocchiere di cui qualche tempo fa si registrava la sopravvivenza.

 

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di Ranfo

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