Il gruppo criminale che di fatto, a San Marino, ha piegato per anni lo Stato ai suoi interessi disponeva di ben 46 società.
Lo si apprende da un articolo di Antonio Fabbri di L’Informazione di San Marino. Il dettaglio sul Supplemento al giornale che riporta un allegato al Decreto di rinvio a giudizio per Conto Mazzini.
46 società in capo
a quattro persone
Nell’Allegato 1 al rinvio a
giudizio gli inquirenti ricostruiscono
il quadro societario in
capo a quattro dei 21 imputati.
Società usate, secondo i flussi
tracciati, per movimentare il
denaro ritenuto di provenienza
illecita.
Così emerge che
cinque società sono in capo
a Claudio Podeschi. Tre sono
di San Marino e due alle Isole
Marshall.
Biljana Baruca di
società ne ha 14, alcune assieme
a Podeschi. Dodici a San
Marino e due alle Marshall.
Poi c’è Pietro Silva, al quale
sono riconducibili 6 società,
tutte a San Marino, tra cui
viene annoverata la famigerata
Fondazione per la promozione
economica e finanziaria
sammarinese.
Poi c’è Gianluca
Bruscoli che compare in
dodici società di cui dieci a
San Marino, una in Italia e una
in Svizzera. Tuttavia, oltre a
queste, ha un’altra galassia di
società off-shore delle quali, a
titolo esemplificativo, vengono
citate dagli inquirenti quattro
società anonime e una responsabilità
limitata a Panama,
due società alle Isole Vergini
Britanniche, una a Hong Kong
e una in Canada.
Il gruppo criminale aveva in progetto l’apertura di una banca.