San Marino, Banca Commerciale Sammarinese, cloaca della corruzione, sammarinese e italiana. Ogni giorno novità.
Il sarcofago costruito attorno alla Bcs con colate di soldi pubblici (ancora da quantificare) nonostante sia stato propagandato come una operazione di alta ‘ingegneria‘, mostra giorno dopo giorno nuove crepe tanto che non ci sono più politici disposti a metterci la faccia per cercare di porvi rimedio.
Sono bastati Gianluigi Carrirolo su Germano De Biagi – Simone Celli – Pasquale Valentini, Gianluca Bruscoli su Antonella Mularoni e Giuseppe Roberti su Claudio Felici, per ‘asfaltare’ la classe politica sammarinese?
Sono di ieri ad esempio due colpi da mortaio pesante – e senza reazione – su Gabriele Gatti, un bersaglio grosso, finora tenuto fuori dalla mischia: l’appoggio, nelle ultime elezioni, a Unione per la Repubblica (che ne ha già di suo fino al collo) e, in particolare, a Nadia Ottaviani, con relativo contorno di pregustati affari.