‘Crac San Marino, rivolta sindacale dei bancari’, titola Francesco
De Dominicis di Libero associando ancora una volta, senza alcun fondamento, le difficoltà create ad arte per Delta, partecipata Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, con l’economia della intera Repubblica di San Marino.
L’articolo prende lo spunto dalla
manifestazione sindacale che ha avuto luogo ieri anche a Roma da parte dei dipendenti di Delta (su cui è in corso un’operazione di esproprio), preoccupati del loro posto di lavoro.
Questo l’incipit dell’articolo di De Dominicis: ‘C’era da aspettarselo. Del resto, solo nella Capitale ballano ben 120 posti di lavoro. Così il caso Delta, la finanziaria della Cassa di risparmio di San Marino, finisce in piazza. Con tanto di rivolta sindacale, La protesta delle sigle, ieri, aveva un obiettivo preciso: Tesoro e Bankitalia. I lavoratori hanno scelto, quindi, di andare a urlare le loro preoccupazioni a via Venti Settembre, a metà strada tra la sede principale del ministero dell’Economia e l’ufficio romano della Banca d’Italia.
In tutto, sull’intero territorio nazionale, sono oltre 900 i lavoratori a rischio. Si tratta dei dipendenti di 25 società controllate dalla holding sammarinese. Che tra gestioni dissennate e crisi finanziaria internazionale è finita sull’orlo del fallimento. Fisac-Cgil, Uilca, Ugl Credito e Fabi temono pesanti ripercussioni sull’occupazione. Da mesi va avanti un fitto dialogo con i commissari straordinari (al lavoro dalla scorsa estate) e con gli sceriffi di Bankitalia. Che ieri, a manifestazione in corso, hanno convocato una delegazione sindacale ‘
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De Dominicis, Libero