San Marino. Polo della Moda, tetto stipendi, preferenza unica, no quorum: verso il referendum. La Serenissima

San Marino. Polo della Moda, tetto stipendi, preferenza unica, no quorum: verso il referendum. La Serenissima

Andrea Lattanzi – La Serenissima: Verso il referendum del 15 maggio,
Erik Casali e Fabrizio Perotto sicuri del quorum
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Scendono in campo due esponenti dei comitati pronti alla sfida dell’Election day 

SAN MARINO. Il prossimo 15 maggio i cittadini
sammarinesi saranno chiamati
alle urne per esprimere la
propria preferenza sulla realizzazione
del polo della moda a
Rovereta
, sul tetto sugli stipendi
pubblici
, sulla preferenza unica
alle elezioni e sull’abrogazione
del doppio quorum.
(…) “Esprimiamo soddisfazione
per il fatto che il nostro
quesito referendario sia stato
ammesso subito dai Garanti. Siamo
certi che affronteremo un periodo
intenso di comunicazione
e incontri pubblici nei prossimi
due mesi perchè l’opinione dei
cittadini a contare molto per noi
e non quello dei partiti tant’è che
a loro non abbiamo chiesto aiuti
nè prese di posizione. San Marino
sarà il primo Paese a decidere
le sorti del referendum attraverso
un referendum, in altri Paesi
sono state invece attuate iniziative
parlamentari: siamo contenti
di essere arrivati a questo punto.
Da parte dei cittadini mi aspetto
il prossimo 15 maggio una
buona affluenza e una buona risposta
a questa proposta importante”.
Commenta così Fabrizio
Perotto, il legale rappresentante
del referendum propositivo
“No quorum”, la decisione dei
capi di Stato la data dell’Election
day alla terza domenica di
maggio. Lo stesso Perotto poi
spiega in cosa consiste il quesito
referendario che è stato ritenuto
ammissibile dal Collegio dei Garanti
nei giorni scorsi (avvallate
544 firme su 617): “Proponiamo
la cancellazione del quorum
così a decidere l’esito dei referendum
saranno i cittadini che
andranno a votare. Gli vogliamo
dare la possibilità di avere voce
in capitolo. In più chiediamo che
l’autenticità delle firme dei sottoscrittori
della proposta referendaria
possa essere dichiarata
e certificata non solo dal notaio
o dall’ufficiale di Stato civile,
ma anche congiuntamente o disgiuntamente
dal legale rappresentante
del referendum sotto la
sua responsabilità penale e civile”.
(…)
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