San Marino. Psd: tutti al governo

San Marino. Psd: tutti al governo

Segue lettera di rettifica e puntualizzazione di Gerardo Giovagnoli

San Marino. La direzione del Partito dei Socialisti e dei Democratici ha deciso: tutti al governo.
Meglio di così?
Più democratici e responsabili di così?
Non si capisce perché gli altri Paesi non recepiscano questo altissimo concetto di democrazia.

La notizia arriva dall’emittente di Stato: “La Direzione del Psd ha deciso. Si punta a costruire una coalizione straordinaria, aperta a tutti, Rete e Movimento Democratico compresi.
Nessuna preclusione, assicura il Psd che adesso presenterà la sua scelta a Ssd e poi a tutte le forze politiche
“.

Insomma, la proposta Psd  pare una qualcosa in più del governo di unità nazionale avanzata da  Alleanza Popolare. Qualcosa in più anche del governo straordinario che ha guidato il Paese  prima del 2006. Governo  riproposto varie volte ad esempio da Fiorenzo Stolfi.  

Speriamo  che  nell’elenco  degli  accordi  fra le forze politiche non ci sia quanto da tanto tempo  andiamo denunciando: condono tombale nel settore edilizio;   vendita di immobili a chiunque nessun recupero della monofase non versataerogazioni  statali ai furfanti delle banche del segreto sui beneficiari effettivi delle società a partire da quelle del settore finanziario; stop ai procedimenti giudiziari con artifici vari.

Viene in mente una frase di Don Ciotti: “Oggi il vero problema non sono i poteri illegali, ma sono i poteri legali che si muovono nella illegalità“.
Purtroppo a  San Marino abbiamo avuto un  gruppo criminale  trasversale alle varie forze politiche che ci ha portati alla catastrofe.  Anche se i politici dicono che sono stati loro a resuscitare il Paese, ammazzato da noi comuni cittadini. 

Leggi la notizia dei risultati della Direzione del Partito  nel  comunicato del Psd

Lettera di rettifica e puntualizzazione di Gerardo Giovagnoli (pervenuta nello stesso pomeriggio)

Egregio Marino Cecchetti,
ho appena letto la sua (?) nota (intitolata PSD: tutti al governo) alla proposta politica del PSD, ancora da confrontare con le altre forze politiche, di lavorare per trovare una larga convergenza per risolvere i grandi problemi del paese. E’ una ammissione di realismo e anche modestia, offerta alla discussione pubblica e politica, nulla di nascosto o con secondi fini. Credo che andare al governo in questo momento richieda più la responsabilità che la leggerezza dei tempi segnalati da lei. 

Ritengo soprattutto indigeribile per me vedere accomunato un progetto per il paese ai “gruppi criminali” o “illegali” che ci hanno portato ai gravi e censurabili atti politici che sappiamo e su cui giustamente sta indagando la magistratura; siamo in attesa degli esiti processuale: chiaramente non esprimo nessun giudizio se non il fatto che è bene venga fuori tutta la verità e i responsabili.  

Non ho alcuna nostalgia per quel tempo e lavoro assieme al PSD per non tornarci, PSD che peraltro è stato il promotore di tante leggi utili per migliorare la trasparenza del paese, dalla proposta sullo scambio di informazioni automatiche, che ora ci vede appunto tra gli early adopters, all’abbandono dell’anonimato societario e bancario in anni ancora più lontani. Per non evidenziare l’opzione politica dell’adesione alla Unione Europea che significa proprio la definitiva scelta di essere compliant e omogenei ai migliori standard. Tutto ciò ha permesso l’uscita dalla black list e anche l’ingresso nella white list italiana. 

Per queste, credo motivate ragioni, le chiedo gentilmente di soprassedere a trarre conclusioni aberranti e cancellare i commenti contenuti nelle ultime righe del comunicato suddetto. 

Grazie per l’attenzione,

Gerardo Giovagnoli

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