Da Il Resto del Carlino su Giulio
Lolli, ex Presidente di Rimini
Yacht, che fra Rimini,
San
Marino e tanti
altri luoghi, ha costruito un castello finanziario che ha prodotto un buco
da 43 milioni di euro.
Rimini yacht. Prima comunicazione all’Italia dal Comitato Nazionale di Transizione / Giulio Lolli condannato in Libia a otto mesi per i documenti falsi
Giulio Lolli condannato in Libia a otto mesi di carcere. E’ la prima comunicazione, via ambasciata, da parte del Consiglio nazionale di transizione-Ministero della Giustizia, sull’ex presidente della Rimini Yacht. Il documento è arrivato qualche giorno fa ai magistrati riminesi e bolognesi che si stanno occupando dell’inchiesta su Lolli.
Poche e stringate parole, la cui traduzione lascia spazio all’immaginazione.
La condanna riguarderebbe le accuse di «impersonificazione e uso di carta falsificata», e quasi certamente fa riferimento al passaporto falso (argentino), con cui Lolli venne trovato al momento dell’arresto, il 17 gennaio 2011, nel lussuoso hotel di Tripoli, dove era appena arrivato insieme a una bellissima donna, in fuga dalla giustizia italiana.
Il documento fa poi riferimento a un altro procedimento, per il quale invece il bolognese avrebbe ottenuto il rilascio, e che probabilmente riguarda la richiesta di estradizione presentata dall’Italia alla Libia, prima che scoppiasse la rivolta. Infine, la comunicazione si conclude (secondo una traduzione letterale approssimativa) con un «si informa che l’interessato è potuto scappare in data 21 agosto del 2011».
Il che è tutt’altro che chiaro.
Altro però, il Consiglio nazionale di transizione non ha ritenuto di aggiungere.
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