San Marino. Tippest: Stiven Muccioli e Luigi Angelini si raccontano

San Marino. Tippest: Stiven Muccioli e Luigi Angelini si raccontano

Mauro Pigozzo, Corriere.it

LA STORIA
«Grazie al rapporto diretto con i negozi abbiamo superato Groupon»
Tutto iniziò con un caffè ad un corso di formazione. Era il 2011. Stiven Muccioli, oggi 29enne, incontrò Luigi Angelini, 40 anni. E da quel brainstorming tra tovaglioli e bustine di zucchero nacque l’embrione di Tippest, il più grande portale di social shopping della Romagna che ora ha deciso di invadere il Veneto con le proprie offerte di scontistica. Un modello di business, questo, che è emblema di un trend nazionale in crescita: l’e-commerce in Italia segna medie di sviluppo stimate attorno al 17-20% annuo, mentre il segmento del couponing vale un + 50-70% ogni 12 mesi. I dati di Tippest sono su questa linea: 150.000 clienti, 50.000 download dell’app, 1.800 attività coinvolte e oltre due milioni di euro di fatturato nei primi 18 mesi tra Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena grazie al lavoro di un team oggi composto da 25 persone e sorto su quattro fondatori (gli altri due: Edward Scialfa e Giuseppe Bubani).

L’ambizione dei romagnoli, adesso, è sfondare anche in Veneto, in particolare nelle province di Padova, Venezia e Treviso, con l’aiuto di due padovani (Riccardo Checchin e Thomas Visentin, entrambi 26enni) che in poche settimane hanno già schedato una cinquantina di esercizi commerciali: «Crediamo che sia il momento giusto: la crisi e la ricerca dei clienti offre ad attività come la nostra ottime opportunità», dicono loro mostrando grafici di crescita e obiettivi annuali. «Il nostro obiettivo è quello di raddoppiare questi valori nel corso del 2015», incalza Muccioli, startupper seriale grazie a studi in marketing e nel digitale prima dell’approdo definitivo nel settore della scontistica dove, da molti, è considerato un guru da quando, nel 2013, ha infranto il primato di Groupon. «Solo per la Romagna», precisa lui sorridendo. «Come abbiamo fatto? La nostra forza è curare l’eccellenza, i dettagli, il rapporto diretto col cliente. Riusciamo meglio nelle province, nelle periferie. Il nostro biglietto da visita è questo: il 30% dei nostri clienti usa per la prima volta internet per un acquisto, rompiamo il digital divide».

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