Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Patrimoniale: “Fino a varo decreto possibile alzare i 350 euro di detrazione prima casa” / Mario Venturini di Ap su imposta straordinaria, buco monofase, trasparenza e reali beneficiari banche
(…) Quella della patrimoniale è una questione spinosa. Nella leggina di differimento del termine venuti meno due voti. con il decreto andrà tutto liscio quando ci si troverà a ratificarlo? Anche perché in caso contrario si porrebbe un problema politico più ampio. “Penso che andrà tutto bene. Non escludo che un paio di voti possano venire a mancare, e questo non si può escludere in nessuna votazione su provvedimenti che, come ha detto lei, sono spinosi. Non c’è dubbio che l’imposta patrimoniale sia digerita a fatica dalla cittadinanza. E’ una imposta straordinaria dettata dalla necessità di bilancio. Però, al di là di tutto, questa imposta in particolare, a differenza di altre imposte che anche il governo precedente ha varato, ha il carattere dell’equità in se stessa. (…)
Buco monofase, il governo ha assicurato che si faranno i nomi…“Il problema è vecchio. La prima volta che ne ho sentito parlare era a inizio degli anni novanta. All’epoca erano 100 miliardi di lire da riscuotere. Intanto il governo ha dichiarato che non ci sarà nessuna sanatoria. E quindi si vedrà di riscuotere laddove possibile. Per chi si è reso protagonista di questo buco, i nomi delle persone o delle società, verranno resi pubblici ad eccezione di quelli che hanno attività economiche in corso e che sono addivenuti ad un concordato con lo stato, hanno cioè ottenuto una dilazione di pagamento in tempi non lunghi. (…)
Ci sono anche altri nomi, quelli dei reali beneficiari delle proprietà bancarie e finanziarie. Anche su quelli si attende chiarezza e anche su quelli il Segretario Felici ha affermato che domani darà una risposta. “Sono intervenuto in consiglio dicendo sostanzialmente questo: l’emendamento accolto è parte integrante di un articolo della finanziaria. Il governo deve rispettare questa norma. Allora, se ci sono motivi tecnici per cui non si può attuare, l’esecutivo lo deve dire prima alla maggioranza e poi all’opposizione in Consiglio. (…)
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