Stefano Elli di IlSole24Ore scrive del Commissariamento della Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), ma dà all’articolo il titolo: ‘Banche e confini. L’azione della vigilanza È tiro al bersaglio su San Marino‘.
Elli non si limita a richiamare, fra le motivazioni del provvedimento, genericamente, ‘l’immancabile sponda sammarinese‘, citando i casi di Banca di Credito e Risparmio di Romagna,
Delta,
Credito di Romagna.
E nemmeno ripropone solo la solita questione del niet opposto dai vertici di Carim alla richiesta avanzata dagli ispettori Bankitalia di tirare fuori i ‘nominativi dei titolari delle posizioni transfrontaliere aperte nei conti del Credito Industriale Sammarinese‘.
Elli porta allo scoperto anche una motivazione del commissariamento sostanzialmente nuova.
‘Ad aggravare la situazione, poi, sembra abbia concorso un fatto non considerato secondario: la Carim, per conto della Banca Centrale di San Marino, nel 2008 ha gestito la tramitazione dei flussi di liquidità richiesti dal sistema bancario sammarinese e partiti dalla sede di Banca d’Italia di Forlì.
Il tutto senza che tali cospicui movimenti di contante (nel corso del primo anno) venissero tempestivamente registrati nell’Aui (archivio unico informatico).
Un fatto rimarcato dalla vigilanza che non avrebbe mancato di segnalare l’anomalia anche all’autorità giudiziaria.‘