I politici della Repubblica di San Marino hanno deciso, tutti d’accordo, di non indagare su come la famiglia Vallefuoco ha potuto insediarsi in territorio sammarinese, aprire un forno, servire il pane per 9 mesi alle mense scolastiche sammarinesi, vendere i prodotti da forno a mezza Emilia Romagna con un solo dipendente.
I politici lo hanno deciso oggi tutti d’accordo. Oggi 9 marzo 2012, un giorno da ricordare nella Repubblica di San Marino per questa decisione infausta, che i media necessariamente riprenderanno. E siccome i media la riprenderanno i politici reagiranno sostenendo che se l’immagine del Paese sarà ulteriormente ferita, è colpa dei mezzi di informazione che non hanno taciuto la notizia.
Stando a quanto deciso oggi all’unanimità in commissione Interni, la Commissione Antimafia, che è alle battute conclusive per quanto riguarda i poteri di commissione di indagine, si preoccuperà di dire come si sono potute insediare qui le varie forme della malavita organizzata rendendo pubblici i nomi dei responsabili?
Il dibattito di oggi è stato originato dalla Mozione derivante dall’interpellanza presentata dal consigliere Alessandro
Rossi (Su) per conoscere le modalità in base a cui si è addivenuti alla
costituzione e all’operatività in Repubblica della società “Panificio
Vallefuoco”, a quali verifiche sia stata soggetta, l’ammontare di dipendenti e i
motivi dell’ottenuta assegnazione dell’appalto per la fornitura dei plessi
scolastici e della successiva cessazione dell’incarico.
Sono intervenuti:
Alessandro Rossi, Su
Romeo Morri, segretario di Stato per la Pubblica
istruzione
Francesca Michelotti, Su
Massimo Cenci, Nps
Angela Venturini, Usdm
Iro Belluzzi, Psd
Pier Marino Menicucci, Upr
Francesca Michelotti, Su
Romeo Morri, segretario di Stato per la Pubblica
istruzione
Alessandro Rossi, Su
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degli interventi riportati dall’Agenzia Dire Torre 1