Antonio Fabbri – L’informazione: Riciclaggio, tre condanne e confisca per equivalente per oltre 800mila euro

Antonio Fabbri – L’informazione: Riciclaggio, tre condanne e confisca per equivalente per oltre 800mila euro

L’informazione di San Marino

Riciclaggio, tre condanne e confisca per equivalente per oltre 800mila euro

Ancora denaro della criminalità organizzata, dell’azzardo illegale a spunta pure l’ “Onorata società marchigiana”

Antonio Fabbri

SAN MARINO. La condanna più pesante di ieri, è quella inflitta dal giudice Gilberto Felici a David Giampieri, 48enne di Civitanova Marche, accusato di avere riciclato 360.875 euro. I denari, depositati tramite 42 assegni, secondo l’accusa erano stati distratti dal patrimonio della società Picchio Rappresentanze s.a.s., in fallimento dal gennaio 2009.  Giampieri li aveva movimentati
per occultarli sul proprio conto
per poi prelevarli in contanti e
assegni circolari. 

Con lui era imputata anche la sorella, Donatella Giampieri, 54enne, che aveva movimentato, ma per un tempo più limitato, un’altra somma paria 250mila euro. Soldi, questi, ritenuti provento di usura e spaccio di droga ricollegabili all’attività del fratello. Denari che secondo l’accusa, ricostruita in aula dal Procuratore del fisco, erano frutto di attività illecite legate alla “Onorata società marchigiana”, associazione criminale nata da una sorta di patto in terra marchigiana, appunto, tra soggetti provenienti dalle associazioni criminali campane e siciliane.  La difesa, sostenuta dall’avvocato
Massimo Iacopino del foro
di Fermo assieme all’avvocato
di San Marino Patrizia Bellavista,
dal canto suo ha sostenuto
che si dovesse andare verso la
assoluzione “non essendo provato
il reato presupposto del
riclaggio”. Il Procuratore del
fisco Roberto Cesarini aveva
chiesto invece, 4 anni e 6 mesi
per David Giampieri e 2 anni
e 6 messi per la sorella.

Alla
fine il giudice Gilberto Felici ha condannato l’uomo a 4 anni,
6mila euro di multa e a 2 anni di
interdizione dai pubblici uffici e
diritti politici. La donna è stata
invece condannata a due anni,
500 euro di muta e un anno di
interdizione. A Giampieri Donatella
è stata accordata la sospensione
condizionale della
pena. Disposta per entrambi anche
la confisca per equivalente
fino agli importi che si contestano
riciclati.
I difensori hanno già annunciato
che faranno appello.

Denari dell’azzardo, dell’usura
e dei videopoker illegali

Altro caso arrivato a sentenza
ieri mattina, quello di Angelo
Di Leo, 59enne di Contursi
Terme, in provincia di Salerno.
L’inchiesta era scattata da una
segnalazione delle autorità della
Romania – dove i soldi di provenienza
illecita arrivavano a
destinazione – su flussi di denaro
gestiti da alcuni italiani, tra i
quali Liberato Marcantuono. Di
qui era partita l’inchiesta della
Direzione distrettuale antimafia
di Salerno. Marcantuono che,
tra l’altro, nel 2010 ha subito una
condanna a 4 anni “per associazione
di stampo camorristico,
esercizio del gioco d’azzardo,
gestione illegale di videopoker”,
ha riferito il Procuratore del Fisco
Roberto Cesarini in udienza.
Rilevato anche, tra l’altro, che il
Di Leo ha in sede di interrogatrio
ammesso che i denari da lui
movimentati erano di del Marcantuono.
Denari che poi aveva
bonificato in Romania. Il Pf
aveva quindi chiesto la condanna
a 2 anni e 3 mesi. il diensore
d’ufficio, Daniele Cherubini,
l’assoluzione per insufficienza
di prove in ordine all’elemento
psicologico del reato, il fatto
cioè che Di Leo fosse consapevole
o meno della provenienza
illecita dei denari che movimentava.
Il giudice Gilberto Felici,
ha condannato l’imputato a due
anni, 500 euro di multa, un anno
di interdizione, senza concedere
la sospensione della pena. Condanna
anche alla confisca per
equivalente fino a 203mila euro.

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