Sole 24 Ore, Marco Mobili, Nel mirino le truffe Iva col Titano: 500 controlli

Sole 24 Ore, Marco Mobili, Nel mirino le truffe Iva col Titano: 500 controlli

Sole 24 Ore
Nel mirino le truffe Iva col Titano: 500 controlli

Marco Mobili

Verifiche su società fittizie e frodi all’imposta sul valore aggiunto.

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Un import-export da guiness dei primati per la piccola repubblica del Titano. In tre anni – secondo i dati raccolti dalla Guardia di finanza e custoditi nell’anagrafe tributaria, confermati anche dalle analisi di Eurostat – gli acquisti e le vendite da e per San Marino di personal computer, telefoni cellulari e hi-fi risultano, in alcuni casi, addirittura superiori del 50% ai volumi degli scambi tra Italia, Spagna e Regno Unito.

Nel triennio preso a riferimento, fanno notare dal Comando generale, gli scambi su queste merci con San Marino hanno movimentato 456 milioni di euro mentre quelli con la Gran Bretagna si sono fermati a 251,1 milioni di euro. Se poi si guarda al totale dell’importexport il raffronto con la Spagna è impietoso: nei tre anni tra Italia e penisola iberica si sono mossi 420 milioni a fronte dei 630 che si sono registrati tra l’Italia e la Repubblica. Il tutto, fanno notare le Fiamme gialle, con una popolazione residente, bambini e anziani inclusi, di 30 mila unità.

Per questo la Gdf è convinta che solo una parte degli acquisti e delle vendite da San Marino corrispondono a regolari rapporti commerciali. Non solo. Una grande parte delle fatture in entrata e in uscita da quel Paese verso l’Italia sono gonfiate, alterate artificiosamente per consentire alle imprese italiane di evadere l’Iva e ridurre le basi imponibili.

Dall’analisi dei dati raccolti e dalle operazioni di intelligence effettuate sul territorio nasce, dunque, il nuovo piano di azione contro le frodi Iva con San Marino e su cui nel 2010 si concentrerà la Guardia di finanza con 500 verifiche pianificate da realizzare su tutto il territorio dello stato.

Ma i nuovi controlli innescati da analisi di rischio su potenziali frodi Iva non sono che una delle tre direttrici su cui si muove il piano di azione 2010. A queste si aggiungeranno maggiori controlli stradali ai confini con San Marino. Raddoppieranno infatti gli autovelox fiscali (furgoni plurisensori) dotati di apparati di videosorveglianza per controllare il trasporto di merci, denaro o attività non dichiarate. Infine osservato speciale resta l’enorme flusso di denaro emerso da 1.200.000 assegni e bonifici versati presso due istituti di credito sanmarinesi, la Asset Banca e la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino. Operazioni bancarie alla cui base, secondo le indagini condotte dalle Fiamme Gialle di Forlì (operazioni Re Nero e Varano), ci sarebbe un rilevante giro di fatture false. Ieri a difesa dell’immagine della Repubblica sanmarinese è intervenuto il segretario di stato per gli Affari Esteri, Antonella Mularone: «C’è un accanimento incomprensibile da parte della Guarda di Finanza. San Marino non è il paese della mafia, né della camorra».

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