‘Il vino del Pianello’. Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino

‘Il vino del Pianello’. Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri, L’Informazione di San Marino: Il vino del Pianello

Quando un consigliere viene
eletto e sale a Palazzo si dice
che, diventando importante,
inizi ad atteggiarsi in maniera
diversa. “Hai bevuto l’acqua del
Pianello”, lo canzonano allora gli
amici, in particolare riferendosi
all’affinità con il potere acquisito.
Da un po’ di tempo mi era
sorto il sospetto che quell’acqua
l’avessero sostituita con il vino.
Ieri ne ho avuta la conferma.

[…]

Succede così che in Commissione finanze,
in seduta serale, si prosegue l’esame
dell’importante progetto di legge di riforma
fiscale. Si fa l’appello nominativo. Tutti rispondono
tranne uno che è assente. Il sistema
elettronico, però, rileva che ci sono tutti.
La scheda per un disguido rimane inserita
nella postazione. Si vota. 17 voti espressi su
16 presenti. Ci risiamo con i “pianisti”.

Di certo il primo moto di sdegno per il
tradimento della democrazia e degli elettori
deve essere indirizzato a chi vergognosamente
si permette di falsare una votazione
in aula.
Però, visto che l’alto senso delle istituzioni
è una dote della quale neppure qualcuno
che ne fa parte è dotato, i motivi per annullare
una votazione viziata ci sarebbero tutti.
E ci sarebbero da subito, in prima battuta.


Infatti, quando si verifica che ci sono più
voti dei commissari effettivamente presenti,
ce n’è abbastanza perché la logica – non il
diritto, non i regolamenti, non le postille
o i cavilli, ma la semplice, sana e troppo
spesso bistrattata logica – imponga che la
votazione sia ripetuta. Invece no. La votazione
viene registrata. E siccome è stata
registrata è valida
. Come dire: “Ciò che sta
scritto non si cambia”.

Il problema è che la gente certe cose non le
capisce. Non perché non ci arriva, come si
vorrebbe far credere quando si cominciano
a snocciolare i regolamenti, ma perché certe
decisioni sono assolutamente incomprensibili.
E’ come se qualcuno se ne andasse in giro a
dire che in un’unica unità abitativa c’è una
sola società, quando invece è palese che
ci sono tre o quattro cassette delle lettere
di diversi soggetti economic
i, ma poiché
agli uffici competenti è stato dichiarato e
registrato così, così deve essere… Ah, è già
successo anche questo?

Vabbé, non è che si
sia fatta una bella figura pure in quell’occasione.
Fra l’altro sempre in Commissione
finanze e sempre con una stravagante
interpretazione del voto, dando il definitivo
colpo di spugna sul caso “Licenzopoli”
.

[…]

 


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