Nella Repubblica di San Marino se si facesse una gara per scegliere l’emblema della casta, probabilmente vincerebbe il logo della Banca del Titano, nonostante che anche Conto
Mazzini (secretato dal tribunale) pure abbia buone chance come del resto Amati-5milioni (ovvero Scajola a rovescio).
Il caso Bdt non è archeologia finanziaria. Nel luglio 2012 il Consiglio Grande e Generale ha incaricato l’Avvocatura dello Stato di recuperare la somma a suo tempo investita nella salvezza di detta Banca: oltre 16 milioni di euro.
Non si è saputo più nulla. Come del resto non si è saputo nulla sulla pubblicazione dei beneficiari effettivi dei soggetti finanziari, deliberata pure dal Consiglio Grande e Generale nel dicembre 2012.
Invece si è saputo di un provvedimento ‘ferragostano’ riguardante l’ultima ciccia.
L’operazione Bdt ebbe luogo nel 2007. Attori i congressisti del primo governo post giugno 2006, con l’assenso del Comitato per il Credito ed il Risparmio, l’assistenza di Banca Centrale, un Advisor legale e, quanto pare, l’unico dissenso del Consiglio Direttivo di Banca Centrale pro tempore.