San Marino. Banche e Npl: ‘E’ il Corsera l’arma della speculazione?’. La Voce di Romagna

San Marino. Banche e Npl: ‘E’ il Corsera l’arma della speculazione?’. La Voce di Romagna

e.l. – La Voce di Romagna: E’ il Corsera l’arma della speculazione?

Che la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino facesse gola a tanti è cosa nota… Ma che in questa – chiamiamola – “campagna di colonizzazione” del più importante istituto bancario del Titano sarebbe entrata anche la grande stampa italiana nessuno lo aveva previsto. Eppure… Eppure qualche giorno fa, dalle colonne del Corriere della Sera, a firma Mario Gerevini, è giunto – se non nella forma di certo nel concreto – un pesante attacco all’intero sistema bancario sammarinese, con particolare attenzione alla Carisp, indicata come l’istituto nei cui bilanci sarebbero concentrati circa la metà del totale dei crediti deteriorati, tecnicamente “Non Performing Loan” (Npl) in pancia al sistema creditizio sammarinese e, quindi, alle sue sei banche. (…)

Per avere un quadro generale completo, distrattamente non fornito dall’altrimenti autorevole Corsera nella sua analisi, va ricordato che gli Npl sono un insieme di crediti in sofferenza, di cui solo in parte totalmente inesigibili, quantificati in circa un miliardo e 900 milioni di euro, pari – come evidenziato nel recente rapporto stilato dall’agenzia di rating Fitch – al 46,8% dei prestiti erogati. Una cifra senza dubbio importante ma che – e qui ci si rifà a recenti dati ufficiali emanati da Banca Centrale – solo per il suo 20% sarebbe rappresentata da crediti inappellabilmente inesigibili. Ciò significa che il restante 80%, pari a circa un miliardo e mezzo di euro, è sì un problema per il sistema bancario, ma, al tempo stesso, rappresenta una occasione per il sistema-paese. Infatti, se è vero che vendendo “sottocosto” gli Npl ad operatori specializzati si vanno a creare probabili perdite per gli istituti bancari, è altrettanto vero che la gestione di questi crediti in sofferenza effettuata da realtà sammarinesi genererebbe nuove occasioni di lavoro e nuovo gettito fiscale per l’Erario. (…)

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