Una delegazione di Cgil Rimini e Csdl San Marino ha partecipato a Darmstadt (Assia del Sud) alle iniziative dei sindacati europei, su invito della Dgb Sudhessen, con la quale i sindacati riminese e sammarinese intrattengono rapporti ultradecennali.
“In un evento storico, le organizzazioni sindacali regionali e territoriali di Germania, Francia (Cgt), Polonia (Opzz), Italia e San Marino hanno partecipato a una conferenza europea per commemorare la liberazione della Germania e dell’Europa dal nazionalsocialismo e dal fascismo. Con una condivisa consapevolezza dell’importanza di questo momento e del suo impatto sul futuro dell’Europa, le organizzazioni sindacali hanno redatto una dichiarazione congiunta per delineare le sfide e le priorità per il continente in questo cruciale periodo”, riporta il comunicato congiunto di Cgil Rimini e Csdl San Marino.
La delegazione di Rimini e San Marino “ha partecipato a Darmstad, l’8 maggio, alle celebrazioni per la liberazione della Germania dal nazionalsocialismo, oltre alle manifestazioni regionali antifasciste e per la democrazia”.
Le prossime elezioni del Parlamento europeo “rappresentano un momento fondamentale per il futuro dell’Unione europea: con il rischio sempre più tangibile che partiti populisti e antieuropei possano guadagnare terreno, c’è un serio timore per i valori democratici, la tenuta delle istituzioni dell’Ue e per il modello sociale europeo”.
Le crescenti sfide socio-ecologiche, il cambiamento climatico e la competizione globale “impongono all’Europa di agire con unità e tempestività; tuttavia, le crisi macroeconomiche hanno minato la democrazia e i valori europei, mentre le divisioni sociali e l’estremismo di destra alimentano il nazionalismo”.
In risposta a queste sfide, “i sindacati europei richiedono un’Unione europea più unita e capace di agire, con una forte attenzione alla tutela dei lavoratori e dei loro interessi”.
I due sindacati, infatti, sottolineano che “i lavoratori sono il pilastro dell’economia europea e il loro benessere è essenziale per una prosperità sostenibile”.
Le richieste dei sindacati per le elezioni europee del 2024 “si soffermano sui seguenti punti:
1. Promuovere il buon lavoro e una prosperità sostenibile;
2. Garantire una produzione resiliente attraverso catene del valore sostenibili;
3. Favorire una crescita qualitativa tramite una politica economica sostenibile;
4. Consentire investimenti futuri tramite una solida politica strutturale regionale;
5. Un programma per l’industria, l’energia, l’ambiente e la mobilità basato sulla giustizia sociale;
6. Assicurare la tutela dei lavoratori attraverso sistemi sociali solidi e buone condizioni di lavoro;
7. Attrarre manodopera qualificata con adeguate opportunità di formazione.
8. Proteggere i lavoratori transfrontalieri con condizioni di lavoro eque;
9. Coinvolgere i lavoratori attraverso meccanismi di partecipazione a livello europeo;
10. Rafforzare i diritti dei lavoratori con un quadro normativo sociale europeo”.
I sindacati0 “esortano i cittadini europei a partecipare alle elezioni e a votare per partiti che siano promotori di valori sociali ed europeisti, con l’auspicio che il futuro Parlamento europeo rappresenti gli interessi dei lavoratori e delle loro famiglie”.