La Tribuna Sammarinese: Nel ‘giro’, che coinvolgerebbe diverse società delle categorie minori, i padri pagherebbero 30mila euro per far giocare i figli / Lega pro e ‘mazzette’, il San Marino calcio tace / L’allenatore del club del Titano: no comment, “non rispondo alle domande”.
No comment. L’allenatore del San Marino calcio, Mario Petrone, dribbla ogni spiegazione dopo la denuncia del procuratore italiano che ha puntato il dito contro la società del Titano accusandola di ‘incassare’ aiuti non proprio regolari dalle famiglie dei giocatori più giovani in cambio di un posto in squadra. E di far così parte di un sistema ormai affermato fra molte delle squadre di Lega pro.
Soldi ed altri tipi di favori, secondo le dichiarazioni rilasciate a Repubblica, sarebbero la merce con cui i padri ‘comprano’ ai figli un posto nelle rose dei club delle categorie minori, in grado di dare sollievo ai propri bilanci grazie alle entrate garantite da quello che viene descritto come un vero e proprio business.
Si resta così in attesa della posizione dei vertici della società (ieri pomeriggio Germano De Biagi, presidente all’epoca dei presunti fatti, era impegnato e non ha potuto intervenire).
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