San Marino, Cis, ha fatto ‘vittime’ nella Carim di Rimini. Corriere Romagna

San Marino, Cis,  ha fatto ‘vittime’ nella Carim di Rimini. Corriere Romagna

Luca Cassiani di Corriere Romagna:  «Vittime di una battaglia fra Italia e Titano» /
Gli ex del cda si difendono: «Puniti perché il Cis si è rifiutato di passare dati riservati»

Critiche per la scelta
del nuovo presidente
«che non è riminese»

L’ex comandante della
Finanza Cecchi si scaglia
contro il vecchio cda

 «La nostra banca si è
trovata al centro di una battaglia
fra Italia e San Marino: un bombardamento
a tappeto in cui Carim
è stata la vittima. Il commissariamento
è scattato quando il
Cis, per ragioni di privacy
, si è rifiutato
di passare i
dati riservati dei
suoi correntisti alla
Banca d’Italia». E’
palese il fastidio di
Ulderico Vicini, ex
membro del cda Carim
e del cda Cis,
quando si affaccia davanti alla
platea degli azionisti.
«Le accuse di usura e riciclaggio
– puntualizza – sono lontane
dal vero, abbiamo pagato un’ingiusta
sanzione: siamo stati espulsi
dal campo per dei rigori inesistenti.
Ma l’arbitro ha sempre
ragione».

Sono 13 gli iscritti a parlare. E
Vicini non è l’unico a pensarla così.
Grandissime perplessità le esprime
anche Gianfranco Vanzini
ex consigliere di Banca Carim:
«E’ stata commissariata una
banca che in 9 anni
ha fatto +236% di
raccolta diretta,
+96% di raccolta totale,
+121% di impieghi.
La Banca
d’Italia ci ha punito
ancor prima di aver
letto le osservazioni degli ispettori
solo perché il Cis non ha fornito
i dati
. Un provvedimento esagerato
e inopportuno, che ha causato
un crollo delle azioni e gravi perdite
patrimoniali gravi».

Sul banco degli accusatori si
schiera invece l’ex comandante
della finanza di Rimini En r i c o
Cecchi: «Vorrei sapere se è stata
effettuata un’azione di responsabilità
verso gli ex dirigenti della
banca» è la domanda retorica, visto
che si è deciso di rinunciare.
«Se nessuno ha commesso niente,
perché il commissario
è rimasto due
anni?».

Goliardico ma
non troppo l’i n t e rvento
dell’ex dipendente
Carim G i o rgio
Parmeggiani
che se la prende con il presidente
designato Sido Bonfatti: «Mi aspettavo
un esperto di diritto bancario,
invece è un luminare di diritto
fallimentare, dobbiamo aspettarci
dei problemi?». Ma soprattutto
«non era possibile eleggere
un presidente riminese?».
Poco soddisfatto anche Claudio
Semprini Cesari (Gros) nell’ulti –
mo cda per 5mesi: «Sono rammaricato
per non potermi ricandidare
ma comprendo la decisione del
commissario». Fra gli iscritti a
parlare sono però prevalsi i commenti
positivi. Dal
dg della Fiera Piero
Ve ntu rell i ad A lberto
Bianchi del cda
della Fondazione;
da Antonio Pols
e l l i nuovo piccolo
azionista con la Diapason
sino alla (quasi) commozione
di Giuseppe Taddia (sindaca-
lista della Fabi): «E’ il commissariamento
più lungo che si ricordi.
Carim è anche l’unica banca ad aver
mantenuto l’autonomia: finalmente
viene riconsegnata al
territorio
.

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