San Marino. Debito pubblico: dalla opacita’ al sotterfugio. C10, Rete, Su, Sottomarino denunciano

San Marino. Debito pubblico: dalla opacita’ al sotterfugio. C10, Rete, Su, Sottomarino denunciano

San  Marino Bene Comune  ed, in primis, il Segretario di Stato alle Finanze, Claudio Felici e il Segretario all’Industria, Marco Arzilli, tentano di accendere il debito pubblico nella Repubblica di San Marino attraverso  una società (Smia)  creata per attivare l’aeroporto San Marino Rimini. Società  già chiacchierata per una ventilata partecipazione russa.
In precedenza si era tentato attraverso la creazione, poi abbandonata, dell’IFP (Istituto finanziario pubblico).

La denuncia viene da: Civico10, Rete, Sinistra Unita, Sottomarino

lo statuto prevede anche la possibilità, da parte dell’Assemblea Straordinaria
di SMIA, di “vendita a terzi di beni immobili di proprietà̀ della SMIA solo a
seguito dell’esercizio di diritto di prelazione da parte della Ecc.ma Camera…”.
Questo, l’IFP, non lo poteva fare.
Ciliegina sulla torta: “In un momento
successivo alla costituzione è consentito l’acquisto di azioni da parte degli
Istituti di Credito, enti statali e società partecipate […] In ogni caso la
partecipazione di detti soggetti non potrà superare il 48% del capitale
sociale”.
Quindi: una società partecipata potenzialmente anche da Banche
private potrà ipotecare, nonché vendere, beni immobili di proprietà di tutti i
cittadini. Vi siete chiesti cosa c’entra tutto questo con la gestione di un
aeroporto? Bene, anche noi.
Siamo pronti a mobilitarci nuovamente per
compiere ogni iniziativa necessaria al fine di chiedere il ritiro di questo
Decreto, lo ricordiamo immediatamente attuativo dopo l’approvazione, così come
scritto. Nessun provvedimento legislativo dovrà andare ad intaccare i beni
pubblici, proprietà di tutti i cittadini di oggi, ma soprattutto ancora di
salvataggio di quelli di domani, tantomeno lo dovrà fare al fine di fare debito
per colmare le lacune di un bilancio ancora in deficit dopo sei anni dall’inizio
della crisi economica
.

Leggi il comunicato congiunto

 

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