A complicare il quadro delle indagini sul Meeting di Rimini, condotte dalla Guardia di Finanza, ora arriva anche l’ Agenzia delle Entrate, sempre sospetta quando si tratta di attività prossime alla Repubblica di San Marino.
Il Resto del Carlino: L’inchiesta si allarga all’Agenzia delle Entrate / La Guardia di finanza si porta via i documenti relativi alla Fondazione
L’inchiesta sulla Fondazione
Meeting per l’erogazione dei
contributi regionali, vede la Guardia
di finanza ‘bussare’ anche alla
porta dell’Agenzia delle Entrate.
Il pubblico ministero ha infatti
dato incarico agli investigatori
delle Fiamme Gialle di acquisire
la documentazione che l’Ente ha
depositato all’Agenzia dopo la verifica
del dicembre 2011 che diede
poi il via all’indagine penale.
La parte fiscale infatti rimase
all’Agenzia, a cui la Fondazione
ha inviato nel luglio scorso una
corposa documentazione difensiva.
Ed è quella che la Finanza è
stata incaricata di acquisire, per
completare l’inchiesta che a quanto
pare è tutt’altro che conclusa.
INTANTO, dopo il primo comunicato,
la Fondazione si è chiusa a
riccio. Nessun commento, nessuna
dichiarazione, in attesa di lunedì
prossimo, quando i tre indagati
saranno sentiti dal pubblico ministero.
Il direttore generale, Sandro
Ricci, il direttore amministrativo,
Roberto Gambuti, e il commercialista
Massimo Conti, sono
infatti accusati di truffa aggravata
per il conseguimento di erogazioni
pubbliche. Vale a dire quei
310mila euro che presero per due
anni consecutivi, 2009 e 1010, da
Regione Emilia Romagna, Agenzia
Marketing turistico della riviera
di Rimini, Camera di Commercio
e ministero dei Beni culturali. (…)
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