Quanto si sta abbattendo sul Meeting di Rimini speriamo che non sia l’inizio della fine di una manifestazione unica nel suo genere, come teme anche Stefano Andrini.
Una manifestazione rilevantissima ai confini della Repubblica di San Marino
Una manifestazione che la Repubblica di San Marino considerava in un certo senso propria, tanto da contribuirvi annualmente con una somma (80mila euro) di gran lunga superiore a quella di altri enti italiani quali, ad esempio, la Regione Emilia Romagna, il Ministero dei Beni Culturali e la Camera di Commercio di Rimini che nel 2009 e 2010 hanno contribuito, rispettivamente, annualmente, con 40mila, 50mila e 25mila euro.
Una manifestazione che purtroppo San Marino, per l’ignavia dei suoi amministratori, non ha ‘sfruttato’ come avrebbe potuto, per farsi conoscere al meglio. E’ stata adoperata, spesso, dai politici sammarinesi di turno, come una passerella su cui andare a pavoneggiarsi. E non è mancato, talvolta, anche qualche, rovinoso, incidente come con
Giulio Tremonti.
Dispiace che dal Titano si siano viste passare accanto generazioni di giovani senza mai cogliere l’occasione – nonostante le sollecitazioni – per proporsi a loro nel modo migliore cioè attraverso la sua storia, il canale più semplice ed efficace per entrare, solidamente, a far parte del loro bagaglio culturale.