San Marino. Elettori esteri, Repubblica Futura attacca il Segretario Berti

San Marino. Elettori esteri, Repubblica Futura attacca il Segretario Berti

Certificati di identità personale rilasciati dai consoli al fine dell’esercizio del voto? Repubblica Futura insieme ad altre liste è riuscita a mettere una pezza a una gigantesca castroneria giuridica e politica che il Segretario di Stato Berti stava pensando. Siamo davvero allibiti!

Lo scrive Repubblica Futura, che aggiunge: “Non è dato capire cosa stia facendo l’inquilino pro tempore della Parva Domus nella sua esperienza di governo. E a pensare che possa rimanere in quel posto anche dopo il voto, grazie all’accondiscendenza democristiana, fa rizzare i capelli! Ma i sammarinesi non sono sciocchi e certi giochetti li capiscono al volo, e capiscono anche quando si cerca di far ritornare il Paese all’indietro di 30 anni. E sapranno certamente opporsi!
Berti ha scoperto che la legge elettorale non funziona, avrebbe avuto tutto il tempo per emendarla con il pieno sostegno di tutte le forze politiche. Ha capito che occorre agevolare gli elettori all’estero se non hanno un documento sammarinese per votare, scoperta anche questa last minute.
Lui ed il suo partito hanno capito anche come trovare le liste e gli indirizzi degli elettori residenti all’estero per invitarli a bere uno spritz in un hotel di Riccione, unico partito a disporre di questa capacità sulla quale ancora aspettiamo una risposta a un’interpellanza. È certamente sarà un caso che ad avere gli indirizzi sia proprio il partito del Segretario agli Interni. Fatto gravissimo ovviamente ed ancor più grave se possibile il fatto che da mesi Berti non risponda alla nostra interpellanza! Ovviamente contravvenendo ogni legge. Ma lui può, basta ricordare il festino del primo aprile con porchettata annessa!
In una fase così delicata prima delle elezioni fa specie che il garante del processo elettorale sollevi questi polveroni e il suo partito usi la grancassa per ergersi come difensore del voto estero. Che ridere! In aula votano contro l’Istanza del Comites per abolire la rinuncia alla cittadinanza di origine ed alle elezioni candidano un doppio cittadino e doppio candidato.
Che dire? Repubblica Futura stigmatizza il tentativo di piegare la legge elettorale al comodo di Berti & Co. Atteggiamento pericoloso per il corretto andamento della competizione elettorale, spregiudicato verso una situazione nella quale il dirigente dell’Ufficio Elettorale – a cui va un plauso! – avrebbe già soluzioni equilibrate e sensate senza scomodare consoli che fra l’altro, in alcuni casi, non ci sono.
Se i primi 4 giorni della campagna elettorale hanno questo tenore siamo curiosi di vedere cosa farà il nostro pirotecnico Berti e la sua lista, difensore, pour cause dei diritti degli elettori esteri. Noi siamo sempre pronti a tutelare e promuovere l’espressione libera e consapevole del voto di tutti i cittadini!
Repubblica Futura chiede solo il rispetto delle leggi e delle prassi consolidate, senza interpretazioni fantasiose e in alcuni casi arroganti delle leggi che mettono in difficoltà pubblici ufficiali impegnati nelle consultazioni elettorali.
RF vigilerà con ogni mezzo affinché alcuni movimenti sospetti preelettorali non si concretizzino in comportamenti border line per trovare consenso che normalmente sarebbe difficile ottenere.
Uno dei primi impegni della nuova legislatura dovrà essere cambiare alcuni dispostivi tecnici della legge elettorale, semplificando le procedure per la costituzione delle liste e la propaganda, dotare i cittadini di un certificato di identità elettorale digitale da utilizzarsi in ogni competizione elettorale, modernizzare il voto ancora relegato alla matita.
Più che proposte del Segretario di Stato per gli Affari interni si è assistito ad una gigantesca marcia indietro, errare è umano e un po’ di umiltà ogni tanto non guasta anche rispetto ai colleghi di governo e di maggioranza, alcuni dei quali si sono distinti per un imbarazzante silenzio.
C’è poi il rispetto dell’autonomia dell’amministrazione e dei dirigenti. Sappiamo che per questo governo è passata di moda, oggi si ordina ai dirigenti e le leggi sono flessibili, ma il principio di legalità e dell’autonomia dell’amministrazione non è un optional. Concludiamo dicendo che pretendiamo risposta alla nostra interpellanza sullo spritz a Riccione, e certamente andremo fino in fondo anche su questa vicenda! Ma davvero uno come Berti può continuare a gestire questa fase fino alle elezioni? Non sarebbe il caso di creare una commissione con un rappresentante per partito per commissariarlo e non farlo più nuocere al Paese?”
Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy