David Oddone di L’Informazione di San Marino, riporta alcuni passaggi della testimonianza di un cassiere di Credito Sammarinese, il 12 luglio scorso, sentito nell’ambito della indagine Decollo
Money che ha portato a 10 arresti e 18 indagati.
“Non so chi avesse aperto il conto a nome di Barbieri, credo che comunque l’operazione sia stata svolta dalla collega S. L. mentre io ero nel caveau a contare i soldi, sempre su disposizione di Vendemini. La mattina dopo la collega S. L. mi ha subito fatto vedere che in fase istruttoria di apertura del conto compariva nel world check il nominativo del titolare del rapporto quale soggetto collegato alla criminalità organizzata in particolare al clan Mancuso e poi vi erano indicati tutti i link collegati in merito a tale informazioni. Insieme abbiamo stampato tutti gli articoli di giornale tratti dai quotidiani. Da tale documentazione abbiamo appreso che il Barbieri era stato arrestato ed era coinvolto in un traffico di sostanze stupefacenti. (…) Apprese queste informazioni mi sono subito recato dal responsabile antiriciclaggio sig. Sapignoli Sandro, al quale ho rappresentato tutta la situazione ed ho manifestato la mia rabbia per essere stato coinvolto la sera prima, a mia totale insaputa, in una operazione relativa ad un soggetto che era stato condannato per traffico di sostanze stupefacenti. Vendemini ha cercato di rassicurarmi dicendo che era un contatto suo personale. Sennonché il 3 gennaio il signor Vendemini mi ha consegnato un borsone da palestra contenente denaro contante dicendomi di versarlo sul conto di Barbieri. A quel punto non mi sono sentito affatto rassicurato dalle spiegazioni del Vendemini e per questo ho preteso che tutta l’operazione di apertura del conto e il deposito del contante fosse ratificata dal comitato esecutivo”. Interessante rilevare come il denaro secondo il cassiere si presentasse in condizioni “critiche e maleodoranti”. Continua B. G.: “Secondo il nostro regolamento interno qualora il world check dia notizie pregiudizievoli l’operatività deve essere accordata previa autorizzazione del Comitato esecutivo. A tal fine in data 4 gennaio ho predisposto una nota indirizzata al Comitato Esecutivo al quale rappresentavo l’accensione e l’operatività del conto aperto a Barbieri Vincenzo, le anomalie riscontrate e le segnalazioni verbali al responsabile antiriciclaggio”. Prosegue ancora il cassiere che a domanda risponde: “Il signor Macrì Domenico è un nostro cliente. Inoltre credo sia un nostro segnalatore, procacciatore di clienti. Dico questo perché ho notato dal conto il pagamento di fatture da parte del Credito Sammarinese. Del tutto uguale è la posizione della signora Gabba Barbara”. Si ricorda che Macrì e la Gabba sono indagati per riciclaggio.
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