San Marino. Blitz in Carisp: udienza conclusiva, ma possibile rinvio

San Marino. Blitz in Carisp: udienza conclusiva, ma possibile rinvio

Blitz in Carisp, in programma oggi l’udienza conclusiva

Sarebbe in programma l’audizione di un testimone, degli imputati Ciavatta e Santi e della parte lesa, Andrea Rosa ma non si esclude un rinvio

Antonio Fabbri

E’ in programma per oggi l’udienza per il caso del cosiddetto “blitz”in Cassa di Risparmio, del 30 maggio 2018. Il processo, che vede imputati il Segretario di Stato alla Sanità Roberto Ciavatta, all’epoca consigliere di opposizione del movimento Rete, e il Consigliere Emanuele Santi, all’epoca esponente del movimento Mdsi, potrebbe tuttavia slittare ancora per l’indisponibilità di uno degli avvocati difensori. I due, all’epoca, dopo che era filtrata dal Cda in riunione l’informazione che il consigliere Andrea Rosa aveva chiesto e ottenuto l’assistenza legale di Cassa – per le offese subite in una serata pubblica di Rete dall’allora Consigliere Elena Tonnini che gli attribuì falsamente comportamenti mai tenuti da Rosa – si recarono in cassa di risparmio e, una volta fatti entrare, insultarono il Presidente di Cassa di risparmio, e l’intero Cda. Un comportamento che generò una situazione molto tesa – che aveva visto insulti, offesee, urla da parte dei due esponenti politici presentatisi in Cassa – e che indusse Rosa a ritirare la propria richiesta di tutela legale da parte dell’Istituto.

Il comportamento di Ciavatta, poi, si sostanziò anche in offese tramite facebook inneggiando pure al manganello. Diverse accuse sono però decadute dopo la remissione di querela da parte di Cassa di Risparmio, operata dal neo insediato Cda a guida Gianfranco Vento (in quota Rete) e il ritiro della costituzione di parte civile anche dell’ex presidente Fabio Zanotti.

La partita giudiziaria, anche se i fatti e le offese sono chiari, pare avviata verso un finale scontato e si gioca sul fatto che minacce esplicite e dirette non ne sono finora emerse, anche se è apparso chiaro che l’intera situazione creatasi ha indotto Rosa a ritirare la propria richiesta di tutela legale da parte dell’Istituto. L’unica contestazione rimasta in piedi è quella di “violenza privata” di cui devono rispondere, appunto, Ciavatta e Santi.

Il solo Ciavatta, deve rispondere anche di ingiuria in un procedimento riunito. Il processo è quello che vide l’allora consigliere di Ssd, Stefano Spadoni, su facebook. Spadoni aveva pubblicato sul proprio profilo facebook il comunicato stampa di Cassa di Risparmio, relativo, appunto, all’episodio dell’ingresso in Carisp, durante la riunione del Cda, di Ciavatta e di Emanuele Santi.

Ciavatta era intervenuto in un commento di quel post e aveva apostrofato il consigliere di Ssd insultandolo, con parole ingiuriose del tenore di “uomo di m…”. Anche di questo deve dunque rispondere Ciavatta. Il rischio per questo caso, potrebbe essere quello della prescrizione se il processo dovesse essere rinviato. Per la giornata di oggi, erano previste le audizioni di un teste e delle parti e, di seguito, le conclusioni. Ma non è escluso che il processo possa essere aggiornato.

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