Secondo alcune indiscrezioni, tra i beni in pegno o ipotecati ci potrebbe essere la Giochi del Titano, ovvero il casinò
Il prestito «titanico» è della durata di un anno ed è secretato
Corriere.it, MARIO GEREVINI E DAVID ODDONE San Marino, il caso Cargill e il prestito top secret allo Stato
Top secret: c’è un dossier blindato a San Marino. Il gruppo americano Cargill, che commercia cereali e mangimi, ha prestato 150 milioni alla piccola Repubblica a un tasso del 2,95% ma le altre condizioni contrattuali non sono state rese note ai 33 mila cittadini del Titano. Soprattutto: ci sono beni dello Stato in garanzia? Se sì, quali e quanti? Il prestito «titanico» è della durata di un anno ed è secretato. Per questo da settimane l’opposizione attacca il governo.
Il gigante da 100 miliardi. Cargill non è una banca, non è quotato in Borsa e non è un gruppo che presta denaro di mestiere: quando lo fa più che altro sono clienti del settore agricolo o alimentare. È un gigante da 155 anni proprietà della famiglia Cargill-Mac Lennon con oltre 100 miliardi di fatturato, 155mila dipendenti in 70 Paesi, compresa l’Italia dove anni fa ha acquistato la Raggio di Sole mangimi. E ora offre una stampella (ben pagata) a San Marino.
Casinò in pegno? Secondo alcune indiscrezioni, tra i beni in pegno o ipotecati ci potrebbe essere la Giochi del Titano, ovvero il casinò, e anche, qualcuno azzarda, l’azienda di servizi pubblici Aaas (elettricità, gas, acqua, fognature, trasporti ecc). Il ministro delle finanze Marco Gatti difende la scelta, rivendica la trasparenza dell’iter parlamentare e motiva la riservatezza con le «clausole contrattuali che devono rimanere riservate per poter partire da nuove basi in successive negoziazioni» e dunque «riteniamo non sia opportuno che si conosca la base giuridica della trattativa con Cargill, sebbene la riteniamo un’ottima base giuridica». (…)