Mario Gerevini di Corriere della Sera si occupa oggi di Giampiero Samorì (ovvero Berlusconi
mignon) che viaggia per il mondo comunque fino a Curaçao con passaporto diplomatico della Repubblica di San Marino, essendo addirittura stato nominato nel 2010 ambasciatore in Francia, la sede diplomatica sammarinese più prestigiosa in assoluto per ragioni storiche.
Samorì opera attraverso Modena Capitale: la maggioranza è della Zevenplint
che ha sede nel paradiso fiscale.
(…) Con due banche i rapporti sono
strettissimi: l’abruzzese Banca Tercas e
la Veneto Banca, una grossa popolare
di Montebelluna (Treviso) che è arrivata
ad avere in pegno più di un terzo del
gruppo e la proprietà diretta di circa il
3,3%. Anche l’acquisto in Borsa dello 0,4% di Mediobanca (circa 20 milioni)
Samorì l’ha realizzato esclusivamente
con i soldi di Veneto Banca che infatti
ha in pegno tutto il pacchetto. E Tercas?
È un problema serio. Vi sono rapporti
creditizi e strategiche partecipazioni
incrociate ma ora la banca è commissariata
da Banca d’Italia per gravi irregolarità,
anche per i rapporti con
una banca sammarinese che ha fatto
crac.
Emilio Fede, in prima fila alla convention
di Chianciano, aveva il conto
alla filiale modenese di Tercas, garantito,
pare, da Samorì. L’uomo che vuole
governare l’Italia, l’ambasciatore che
ha giurato fedeltà a San Marino, il finanziere
che ha portato la holding a
Curaçao.
Leggi l’intero articolo di Mario Gerevini, Corriere della Sera, pubblicato alle ore 15,45
Immagine tratta da Il Corriere della Sera, Articolo di Mario Gerevini