Continua – incomprensibile – il silenzio del governo di fronte agli attacchi ai giudici sammarinesi portati avanti attraverso alcuni media italiani da personaggi coinvolti a San Marino in scandali clamorosi e per i quali sono rinviati a giudizio o indagati.
Fra questi personaggi, quando si riunivano, quanti registravano il tutto? Una specie di banda alla Totò. Cioè da ridere. Non è da ridere invece il danno che stanno arrecando a San Marino rivolgendosi ai media italiani. Stanno fornendo il pretesto per ‘attività ostili’ proprio allo Stato di cui San Marino è enclave.
Giuseppe Roberti, ad esempio, dapprima attraverso ‘Libero’ (giornalista Giacomo Amadori) ha tirato fuori il caso La Pietra. Poi attraverso IlSole24Ore (giornalista Roberto Galullo) ha tirato fuori il caso Vannucci.
Roberti non è sammarinese. Altri sì.
Meno male che l’on.le Rosy Bindi, Presidente della Commissione Antimafia della Repubblica italiana, ha subito rigettato – avrebbe potuto fare diversamente? – la richiesta del senatore Mario Michele Giarrusso di trattare il caso Vannucci in detta Commissione. Per San Marino, l’accoglimento della richiesta Giarrusso, sarebbe stato un affronto intollerabile.