La Segreteria di Stato agli Affari Esteri – in risposta ad Alleanza Popolare? – interviene sulla vicenda delle intercettazioni telefoniche nell’ambito dell’inchiesta Smi e ai commenti riportati oggi dagli organi di informazione sulla vicenda in cui, tra l’altro si paventa la mancata tutela della sovranità
La questione SMI, che si è conclusa nel luglio scorso, è tornata nuovamente alla ribalta in quanto in questi ultimi giorni è stato depositato il fascicolo processuale a seguito della chiusura delle indagini e da alcuni organi di stampa è stata rilevata la presenza di intercettazioni su utenti sammarinesi. Tali intercettazioni, qualora confermate, si riferirebbero comunque agli anni 2009 e 2010, fuori dunque dalla possibilità decisionale dell’attuale Segretaria di Stato. Nel merito, al Tribunale non risultano richieste di assistenza giudiziaria in materia penale nell’ambito del procedimento Smi-Amphora.
Relativamente alla mancata tutela della sovranità, occorre essere prudenti nel voler legare questo status alle intercettazioni disposte, in quanto la questione è molto più complessa e tale complessità è ancor più evidente per la Repubblica di San Marino in ragione della sua collocazione geografica e del fatto che gli operatori telefonici operanti in territorio sono per la quasi totalità italiani.
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