San Marino. Polo del lusso: lo Stato ‘cala le braghe’? Comunicato congiunto

San Marino. Polo del lusso: lo Stato ‘cala le braghe’? Comunicato congiunto

Rete, Cittadinanza Attiva, Luca Lazzari, Pedini Amati: il blitz dell’ultimo minuto del Segretario alla Finanze Giancarlo Capicchioni.

Fa specie che il Segretario Capicchioni si presti a giochini richiesti da altri Segretari per favorire investitori privati. Così si piegano le norme generali del Paese, come l’IGR, ai “desiderata” di singoli investitori. Con un blitz dell’ultimo minuto Capicchioni, utilizzando la strategia del bastone e della carota, aggiunge con due emendamenti a un decreto due principi che, pur agendo su una legge generale, sono evidentemente calibrati sulla particolare situazione sviluppata attorno al polo del lusso. Da una parte, la carota, stabilisce che i proprietari dei terreni su cui sorgerà il polo del lusso (se mai sorgerà) dovranno pagare qualcosa sulle plusvalenze dettate dalla variazione, promossa dal Governo, della destinazione d’uso dei terreni stessi, che ha garantito loro ingenti guadagni. Bene! Dall’altra, il bastone, stabilisce che chiunque fruisca di benefici fiscali, appunto il polo del lusso, ma non solo, non sia più obbligato a concedere allo Stato garanzie a tutela dei prestiti e degli sgravi ricevuti. Male! Lo stato cala le braghe alle richieste di un investitore delle quali ancora nulla si conosce. 

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