13° appuntamento con la ‘Vita che vorrei’. Un bilancio personale del 2012 per incominciare il 2013

13° appuntamento con la ‘Vita che vorrei’. Un bilancio personale del 2012 per incominciare il 2013

13° APPUNTAMENTO

Buon anno a tutti!
Si incomincia un anno nuovo e pieno di impegni, di difficoltà ma anche di opportunità. Proprio così, seppur piccole o molto nascoste le opportunità ci stanno sempre, siamo noi che dobbiamo essere in grado di coglierle e poi lavorarci sopra per migliorarle a nostro vantaggio, impegnandoci a fondo. Ecco allora che incominciamo il 2013 facendo innanzitutto un bilancio sull’anno appena concluso, guardando sia le cose positive che quelle negative perché in entrambi i casi ci sono dei risvolti da tenere conto e dai quali trarre degli strumenti utili. Il bilancino personale che ognuno di noi farà è fondamentale per vivere la vita che vorremmo, in quanto abbiamo bisogno di capire le cose andate bene e quelle andate male. Dobbiamo analizzare il motivo per cui sono andate in questo modo, quali passaggi sono stati fatti per avere quei risultati e quali strumenti abbiamo utilizzato (sia quelli che abbiamo, sia quelli che abbiamo cercato perché non in nostro possesso), ma tutto questo con estrema obiettività, sincerità, franchezza e senso critico. Magari per farlo ci si può rivolgere ad un aiuto esterno se si pensa che non si riescono ad avere obiettività e senso critico. Quest’ultimo passaggio è importante perché se non sono sincero con me stesso, commetterò gli stessi errori, ricadrò nelle stesse cose passate non riuscendo a trovare soluzioni e superare le difficoltà. Viceversa per le cose riuscite bene avrò delle certezze o comunque delle abilità e degli strumenti che saranno efficaci per ripetermi e magari per adattarli a quello che mi aspetta nel nuovo anno.

Tutto questo non è facile, è un lavoro personale che richiede il suo tempo (potrebbe anche essere meno di quello che pensiate) e che ripeto ancora una volta, molto importante per migliorare la nostra vita. Può diventare una spinta in più o anche un campanello d’allarme, può essere un metro di misura per altre situazioni, altri progetti, altri obiettivi.

Un caro amico si è fatto il suo bilancio personale e provo a raccontarvelo per dare un esempio con la speranza di far capire meglio quanto può essere utile.

È finito l’anno, si siede sul tavolo della cucina, prende un foglio bianco ed inizia a scrivere quello che gli è capitato nell’anno 2012, tutto! Incomincia a fare un elenco di cose, sia di quelle positive che quelle negative, partendo dal mese di Gennaio fino ad arrivare al 31 Dicembre. Poi le rilegge e ripassa con la memoria quei momenti andando a vedere se si è dimenticato di qualcosa per poterlo aggiungere alla lista. Niente, anzi no qualche particolare di poco conto, si ricorda di aver discusso con un collega in febbraio ma durante l’anno sembrava che il rapporto fosse tornato alla normalità, però pensandoci meglio ci sono stati atteggiamenti che l’hanno preoccupato, ha notato che non aveva più quel feeling di prima e allora aggiungiamo alla lista (ecco, in questo caso sembrava una cosa di poco conto, ma pensandoci meglio potrebbe non esserlo e allora è il caso di aggiungere alla famosa lista).

Terminata la sua lista inizia ad annotare di fianco ad ogni evento se stato positivo o negativo, se ha determinato qualcosa nella sua vita, quali sono stati gli elementi importanti che hanno caratterizzato quegli eventi, quali i personaggi che sono intervenuti e con quale ruolo. Il passo successivo è stato quello di analizzare le nuove conoscenze, cosa hanno portato in più, quali valori aggiunti ma anche quali problematico o intoppi. Poi l’elenco è stato migliorato cercando di trarre conclusioni su ogni evento capitato, guardandolo nel seguente modo:
Evento – come è capitato nella mia vita – cosa ho fatto io durante questo evento – quali strumenti ho utilizzato – quali personaggi sono intervenuti – cosa hanno fatto per me e per questo evento – quali sono state le conclusioni finali (positive o negative) – cosa potevo fare di meno – cosa potevo fare di più – cosa potevo evitare di fare – cosa invece non ho fatto ma che avrei dovuto fare.
Alla fine dei ragionamenti si sono stilate delle liste importanti con all’interno molte nozioni, spunti ed aiuti che serviranno senza dubbio in futuro.
Al mio amico non è rimasto altro che tenere bene a mente l’elenco, ristudiarselo per poter agire di conseguenza nell’anno che verrà.

A voi la palla……..

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