31 gennaio: ultima chiamata per il Segretario Mularoni.

31 gennaio: ultima chiamata per il Segretario Mularoni.

31 gennaio: ultima chiamata per il Segretario Mularoni.
In politica c’è chi parla in maniera consapevole e avveduta e chi invece straparla, rimangiandosi continuamente le parole. A tal proposito, le dichiarazioni di un Segretario di Stato, visto l’importanza pubblica che riveste, non dovrebbero mai sfociare in promesse difficili da mantenere. Siamo costretti, troppo spesso, ad assorbirci le paradossali affermazioni di un Segretario che si rivolge alla popolazione attraverso promesse che irrimediabilmente vengono smentite dai fatti.
Il Mics, che non è abituato a pensare con le promesse ma con i fatti, non può più accettare, da parte di chi rappresenta questo Stato all’estero, un comportamento che pare essere dettato o da un’inaccettabile cecità politica o da un dubbio e improduttivo operato. Per questa ragione, chiediamo alla diretta interessata di fare luce sui rapporti economici e finanziari fra l’Italia e San Marino, con una precisazione: non siamo più disposti di essere presi in giro.
Procediamo con ordine:
•    agosto 2009, Meeting di Rimini; incontro fra Gabriele Gatti (ex Segretario alle Finanze), Antonella Mularoni (Segretario agli Esteri) e Giulio Tremonti (ex Ministro italiano dell’Economia). Per Gatti la firma degli accordi sarebbe stata siglata entro poche settimane. L’opposizione reagì aspramente ai toni positivi delle parole di Gatti, che, a sua volta,  definì quelle reazioni “schizofreniche”. L’incontro fu per San Marino un vero flop politico.
•    Giugno 2010, albergo romano; esilarante conferenza stampa di una delegazione del governo sammarinese. Deciso attacco a Tremonti, il quale si difese trincerandosi dietro a un inconfondibile “muro” di silenzio. Gli accordi con l’Italia sfumano.
•    Marzo 2011, il Segretario agli Esteri, con senso alto di diplomazia, in risposta all’Onorevole Viale, da del bugiardo a Tremonti, affermando che le critiche italiane erano osservazioni “assolutamente false” e “del tutto fuori luogo”.
•    Aprile 2011, durante un incontro pubblico organizzato dal Mics, la Mularoni, visti gli inconsistenti risultati raggiunti fin lì con l’Italia, propone alla platea e a tutti i sammarinesi di andare a manifestare a Roma.
•    Agosto 2011, il Segretario agli Esteri, sostenuto dal Ministro Frattini, dichiara che la firma avrebbe avuto luogo entro l’autunno, ma anche questa volta l’immane sforzo diplomatico della Mularoni fu inutile.
•    In autunno, prima della caduta del governo italiano, ennesime dichiarazioni della Mularoni, rivelatesi immediatamente infondate.
•    Dicembre 2011, la Mularoni afferma che la firma degli accordi e l’uscita dalla black list sarebbero arrivate entro Capodanno o al massimo per l’Epifania, aggiungendo che eravamo nell’agenda di Monti.
•    Conferenza stampa di fine anno del Congresso di Stato. Il Segretario smentisce quanto precedentemente detto, rinviando la data entro i primi mesi del  2012.
•    Gennaio 2012, internazionalizzazione dell’aeroporto Fellini Rimini-San Marino, esaltato dal Segretario agli Esteri come una sua conquista e un momento positivo nei complessi rapporti italo-sammarinesi. Però, gli accordi tra i due Paesi sull’aeroporto riminese erano già stati stipulati l’11 giugno 1990, seguiti da uno scambio di note interpretativo il 7 maggio 1997.
•    Di pochi giorni fa è la notizia che entro gennaio non sigleremo nessun accordo, ma fisseremo semplicemente la data della firma. Questo traguardo, per il nostro Segretario, sembra essere il raggiungimento di un sogno, ma a noi sembra semplicemente un piccolo passo verso un rapporto con l’Italia che deve ancora comprovare il suo reale stato di salute. Bene, questa drammatica escalation conferma l’incapacità politica dell’attuale governo e una rovinosa reputazione che San Marino, negli ultimi anni, si è all’esterno costruita.
Ora, Segretario Mularoni è inammissibile che ogni notizia riguardo ai suddetti rapporti provenga non da San Marino ma da fuori, che sia perfino il premier Monti a smentire le sue controproducenti parole, dichiarando alla stampa che le eventuali decisioni, riguardo ai Paesi a fiscalità privilegiata, saranno demandati agli organi competenti dell’Unione Europea. Ci meravigliamo che non sia riuscita a leggere le intenzioni di Monti, soprattutto perché fu proprio lei a fermare le richieste di adesione alla U.E. scaturite dal Paese, perché, a suo dire, stava partecipando a incontri con la stessa Unione Europea, la quale aveva l’intenzione di trovare delle soluzioni specifiche, uniche e inequivocabili, riguardo al trattamento regolamentale dei piccoli stati europei.
quando invece la stessa Unione Europea aveva l’intenzione di formulare alcune proposte legislative, uniche e inequivocabili, per i piccoli stati europei.
L’annuncio del premier italiano rischia di aggravare le condizioni sociali ed economiche del nostro Stato, rimandando, a data da destinarsi, la definizione degli accordi. L’attuale quadro del lavoro, per niente positivo, si inasprirà ulteriormente, andando ad aumentare il numero già alto dei cassaintegrati e dei disoccupati. Siamo veramente meravigliati, le sue scelte politiche sono indifendibili! Tutte le aspettative, che il corpo elettorale sammarinese le aveva riposto, sono state deluse. Anche lei, come noi, fa parte di questa comunità, è una cittadina sammarinese e il suo comportamento lede non solo le nostre vite di cittadini, ma al di là di ogni dubbio, anche la sua reputazione e carriera politica.

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