Le dodici banche della Repubblica di San Marino, oltre a quello dello scudo fiscale, variamente stimato, da ieri devono fronteggiare un nuovo salasso. Il salasso provocato dal
decreto che crea una riserva obbligatoria con l’imposizione di un 8% sulla raccolta diretta: una cura con una dose da cavallo.
L’Informazione di San Marino stima che in quattro e quattr’otto le dodici banche sammarinesi dovrebbero versare a Banca Centrale poco meno di 752 milioni sulla base della raccolta di agosto, che era di 9,4 miliardi.
La Tribuna Sammarinese ritiene che la raccolta diretta per effetto dello scudo fiscale (-2,4 miliardi) sia scesa a 7 milioni, per cui il salasso sarebbe di 560 milioni.
San Marino Oggi sembra ipotizzare che l’8% della raccolta venga chiesto alle banche solo di qui in avanti e mensilmente.