(da “Il Corriere di Romagna”) Ieri il processo sul caso Karnak è entrato nel vivo.
Secondo l’accusa la Karnak sarebbe una società capofila di un gruppo di imprese con sedi sparse sia a San Marino che in Italia.
La Karnak avrebbe inoltre svolto un’attiva imprenditoriale attraverso aziende italiane ritenute stabile organizzazione personale e materiale.
La localizzazione a San Marino della residenza fiscale quindi appare fittizia.
Sono spuntate fuori omesse dichiarazioni per circa 465 milioni di euro: l’accusa avrebbe chiesto per ciascuno degli 8 imputati 2 anni di reclusione.
La difesa respinge ogni tesi fatta dal pm Luca Bertuzzi ammettendo che la costruzione è geniale, ma corretta indi per cui non c’è stata alcuna illegalità.
La sentenza sulla presunta maxi evasione è attesa per il 22 marzo prossimo.